Gli apparati di sicurezza italiani monitorano con costanza i principali Paesi dai quali partono i "convogli" illegali di migranti diretti nel nostro Paese. Libia e Tunisia sono sorvegliati speciali, in considerazione degli enormi flussi che provengono da quei Paesi, ma vengono tenuti sotto controllo anche Algeria e Turchia. Ed è proprio in rilevanza dei dati che hanno raccolto che, come riferisce l'edizione odierna del Corriere della sera, hanno lanciato l'allarme: solo in Libia, infatti, ci sono quasi 700mila migranti pronti a prendere il mare per raggiungere l'Italia.
Il rapporto è sui tavoli del diversi ministeri che hanno competenza su questo tema e i numeri sono quelli di una vera emergenza perché, considerando tutti i Paesi dai quali vengono fatti partire i barchini e i pescherecci carichi di migranti, i numeri salgono fin oltre 900mila irregolari pronti a sbarcarcare nel nostro Paese. Ma il dato più importante è che solo una quota compresa tra il 5 e il 10 percento ha diritto alla protezione internazionale e, quindi, rientra negli accordi europei. Per il resto si tratta di irregolari per i quali dovrebbe essere previsto il rimpatrio perché senza i requisiti.
ll governo italiano ha già avviato nuove interlocuzioni con i principali Paesi di partenza, in particolare Libia e Tunisia, per contenere le partenze e da quanto è dato sapere i controlli nelle città di partenza sono stati intensificati. Ma con numeri così alti, questa soluzione da sola rischia di non essere abbastanza efficace ed è per questo motivo che il governo sta lavorando all'implementazione dei corridoi umanitari, in modo tale da creare un'alternativa legale per chi è meritevole di arrivare nel nostro Paese, inasprendo le misure contro chi decide di imbarcarsi in modo illegale.
I numeri di Frontex, d'altronde, sono molto chiari e collimano con quelli del nostro servizio di intelligence. Nel Mediterraneo centrale c'è un incremento dei flussi di oltre il 115% rispetto alle rilevazioni precedenti, in particolare con partenza da Libia e Tunisia. La politica della Tunisia di voler dare un giro di vite agli immigrati irregolari subsahariani presenti sul suo territorio ha portato a un'impennata straordinaria delle partenze in direzione di Lampedusa. Ma c'è una crescita anche per quel che riguarda le partenze dal versante orientale del Mediterraneo, come dimostrano gli sbarchi in Calabria.
Per quanto l'Italia possa sforzarsi di gestire la situazione, da sola non ci può riuscire. È necessario un intervento dell'Europa e di tutti i suoi Stati membri per sostenere i Paesi più esposti e ridurre il flusso di ingressi irregolari.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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