Allarme violenza contro le minoranze religiose in Bangladesh. Il silenzio della comunità globale

Si è svolta oggi a Roma, 3 febbraio, una manifestazione per la pace in in Bangladesh, che mira a portare l'attenzione sugli indù, cristiani e buddisti che sono stati attaccati nel silenzio della comunità globale

Allarme violenza contro le minoranze religiose in Bangladesh. Il silenzio della comunità globale
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Crescono e preoccupano i rapporti di attacchi contro minoranze religiose, tra cui aggressioni, conversioni forzate, profanazioni di luoghi di culto e omicidi mirati contro indù, cristiani e buddisti in Bangladesh. A lanciare l'allarme, le organizzazioni per i diritti umani e i gruppi di advocacy per la sicurezza di queste comunità nella nazione sud-asiatica.

La manifestazione

La Manifestazione per la Pace in Bangladesh, che si è svolta oggi 2 febbraio a Roma ha avuto lo scopo di portare l'attenzione sugli indù, cristiani e buddisti che sono stati attaccati e i cui luoghi di culto, così come le loro attività commerciali sono state colpite e distrutte a seguito del cambiamento di governo nel paese. Il 30 gennaio 2025, il Bangladesh Hindu Buddhist Christian Unity Council ha tenuto una conferenza stampa a Dhaka per informare i membri della stampa globale sui vari atti di violenza contro le minoranze nel paese. Ma gran parte di queste informazioni non è stata evidenziata dai media internazionali e la comunità globale ha in gran parte ignorato gli atti di violenza in questo paese.

A parlare della problematica anche il Senatore Giulio Terzi di Sant’Agata, Senatore della Repubblica Italiana e Presidente della Commissione del Senato per gli Affari Europei. “L'ondata di violenza contro cristiani, indù e altre minoranze religiose in Bangladesh ha assunto proporzioni allarmanti. Recenti rapporti mostrano una tendenza preoccupante all'aumento dell'estremismo nel paese, con incidenti violenti contro cristiani, buddisti, indù e i loro luoghi di culto. Oltre a casi di violenza fisica, le discriminazioni contro le minoranze religiose si manifestano in modo sistemico nell’accesso all’impiego, all’istruzione e alla giustizia”.

Il silenzio della comunità internazionale

È anche doveroso ricordare che il Bangladesh ha ratificato le principali convenzioni internazionali per la promozione e la salvaguardia dei diritti umani, tra cui la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e il Patto Internazionale sui Diritti Civili e Politici. "Preoccupa quindi in questa ottica, il silenzio della comunità internazionale. Per questo, iniziative della società civile come la Manifestazione per la Pace che si è svolta oggi, mirano ad accendere i riflettori sulle drammatiche condizioni in cui sono costrette a vivere le minoranze in Bangladesh", ha ricordto inoltre il Senatore.

Secondo i gruppi per i diritti umani, l’aumento della violenza settaria è alimentato da elementi estremisti che cercano di emarginare le minoranze religiose nel paese a maggioranza musulmana. Molte vittime hanno denunciato la scarsa protezione da parte delle forze dell’ordine, ritardi nella giustizia e impunità per i responsabili. Le organizzazioni internazionali per i diritti umani, tra cui le Nazioni Unite e Amnesty International, hanno esortato il governo del Bangladesh ad adottare misure immediate e concrete per proteggere le minoranze religiose.

"Severa" applicazione delle leggi

I gruppi di advocacy chiedono una maggiore applicazione delle leggi contro la violenza religiosa, una sicurezza rafforzata per le comunità vulnerabili e il perseguimento dei responsabili dei crimini d'odio.

La comunità internazionale è esortata a prendere misure diplomatiche ed economiche per spingere il Bangladesh a rispettare i suoi impegni in materia di diritti umani e libertà religiosa. Le organizzazioni della società civile chiedono inoltre una maggiore consapevolezza e interventi per prevenire ulteriori atrocità.

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