Matteo Messina Denaro, nato in provincia di Trapani il 26 aprile 1962, è stato arrestato questa mattina a Palermo. Considerato da più parti l'erede ideologico di Totò Riina, nonché il suo pupillo. Come confermato al Tg1 dalla giornalista Mariagrazia Mazzola, Matteo Messina Denaro è malato di tumore e questa mattina è stato fermato mentre andava a effettuare le terapie chemioterapiche presso la clinica Maddalena di Palermo, facente parte del dipartimento oncologico di III livello, dove si trovava in cura da un anno.
L'arresto avvenuto oggi a Palermo conferma che Matteo Messina Denaro ha usufruito di una rete di fiancheggiatori, anche importanti, che hanno coperto la sua latitanza in tutti questi anni. Il generale Mario Mori, ai vertici dei carabinieri del Ros quando venne arrestato il boss Totò Riina, all'Adnkronos ha dichiarato: "Si chiude un'epoca, per quanto riguarda la mafia operativa organizzata, strutturata. Non esiste più un tessuto connettivo che lega le varie famiglie. Adesso è rimasta qualche area 'infestata' dalla cultura mafiosa ma non c'è più Cosa nostra". Quindi, il generale ha aggiunto: "Totò Riina da me è stato arrestato in 5 mesi, senza pensare ai superiori, ai magistrati, ai condizionamenti. Ci voleva un gruppo di venti persone che dovevano fare solo quello. E allora quando ti metti a cercare il latitante, ci vorranno cinque mesi, un anno e mezzo, ma lo prendi. Trent'anni è ingiustificato, è la dimostrazione che il sistema di polizia italiano è falloso". C'è comunque soddisfazione in Mario Mori per la cattura: "Sono contento perché è stato preso, perché lo ha preso il Ros, perché lo ha preso Angelosanto e quindi va tutto bene".
Il Tg Regionale Rai in edizione straordinaria riferisce che Matteo Messina Denaro sarebbe stato arrestato mentre faceva colazione nel bar interno alla struttura sanitaria. Come riferito dal comandante dei carabinieri del Ros, Pasquale Angelosanto, Matteo Messina Denaro non ha opposto resistenza all'arresto ma sarebbe stato evidentemente impossibile per lui sfuggire alla cattura, come specificato da Angelosanto, che ha sottolineato come "il dispositivo era in grado di poter fronteggiare qualsiasi emergenza anche per le persone presenti nella clinica".
Non è la prima volta che la clinica Maddalena di Palermo entra nelle cronache nazionali. Poco più di 11 anni fa, infatti, la clinica era finita al centro delle indagini della procura di Palermo insieme ad altre strutture sanitarie private della città perché i loro vertici vennero indagati per una truffa sui rimborsi di esami e ricoveri. Ma in Sicilia la clinica Maddalena di Palermo è riconosciuta come una delle eccellenze mediche in ambito oncologico.
Appena un anno fa, uno dei medici operanti nella struttura sanitaria è risultato essere al primo posto tra i medici che si occupano di "dolore da cancro" secondo i dati di "Expertscape", un'agenzia di rating che certifica il livello degli esperti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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