“Fai accendere il telefono a Giulia”. È questo uno dei messaggi che Filippo Turetta ha inviato alla sorella di Giulia Cecchettin, Elena, e che verranno mandati in onda questa sera, 6 dicembre, dalla trasmissione Chi l’ha visto su Rai 3. Messaggi che rappresentano il simbolo del totale controllo che Filippo voleva esercitare sulla giovane 22enne, scomparsa l’11 novembre in sua compagnia, e ritrovata senza vita in un canalone vicino a un lago di Barcis (Pordenone) il 18 novembre. Così, mentre Turetta è in carcere accusato dell’omicidio di Giulia, ad un giorno di distanza dai funerali della giovane vittima che hanno scosso inevitabilmente l’intero Paese, emergono ulteriori dettagli.
I messaggi di Filippo Turetta alla sorella di Giulia
I messaggi che questa sera verranno trasmessi da Chi l’ha visto sono stata inviati dall’omicida direttamente al telefono di Elena, la sorella della studentessa. Si tratta di messaggi che dovrebbero risalire ad una settimana prima della scomparsa di Giulia. “Ciao scusa, puoi far accendere il telefono alla Giulia e farglielo lasciare acceso?”, scrive Turetta. “No”, risponde in maniera secca Elena.
A quel punto, Filippo replica: “Perché?! Non è giusto, non può non ca**rmi per tutte ste ore”. E ancora: “Mi aveva promesso ieri che mi scriveva durante la giornata...dille almeno che le ho scritto”. Dunque, la sorella della vittima ha provato a far riflettere il 21enne: “Filippo dalle un attimo di respiro”. Parole che non sono servite a nulla e che, al contrario, hanno provocato la reazione immediata di Turetta, il quale ha continuato: “Di respiro da cosa. Mi aveva promesso che mi mandava qualche foto e video della giornata”. Infine, ha concluso: “Scusa, grazie”.
Il papà di Giulia e il perdono ancora lontano
Il perdono sembra essere una cosa ancora lontana per il papà di Giulia, Gino Cecchettin, che ai microfoni del programma di Rai Uno, Storie Italiane, ha detto: “ll perdono? È una cosa veramente difficile. Neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo. Sarà difficile”. Poi, ha proseguito: “Non lo so.... Un conto è non provare rabbia, un conto è non provare ira. Il perdono è un passo superiore. Sarà difficile”.
“Spero che Filippo si rende conto di quello che ha fatto”, ha riferito ancora Gino.
Infine, la conclusione: “Ai genitori di Filippo do un grande abbraccio, perché come dicevo ieri, forse io tornerò a danzare sotto la pioggia, quindi, farò un sorriso, per loro sarà molto più difficile. Quindi hanno tutta la mia comprensione, il mio sostegno”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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