I viaggi oltre confine e la rete in tutta Italia: così i trafficanti spostano i clandestini

La polizia ha sgominato una banda di subsahariani che contattavano i migranti nei Paesi di origine e organizavano loro i viaggi illegali in Europa dietro pagamento di laute somme

I viaggi oltre confine e la rete in tutta Italia: così i trafficanti spostano i clandestini

Sono ben venticinque le persone che sono state fermate dalla polizia di Stato su delega della Direzione distrettuale antimafia di Catania, tutte gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Si tratta di cittadini subsahariani, per lo più guineani ed ivoriani, componenti del sodalizio di matrice straniera specializzato nell'offrire ai connazionali pacchetti completi di viaggio. Gli arresti sono stati eseguiti in diverse località del territorio nazionale.

L'indagine è stata condotta dalla squadra mobile di Catania ed è nata dalle dichiarazioni di una minorenne che, dopo essere stata prelevata dalla comunità in cui risiedeva, è stata fatta salire su un autobus diretto al nord, dove ad attenderla c'erano alcuni componenti dell'organizzazione. La polizia di Stato, nel suo comunicato, ha riferito di aver "disarticolato diverse cellule di favoreggiatori dell’immigrazione clandestina diffuse su tutto il territorio nazionale, ciascuna con specifici compiti di accoglienza, gestione e invio oltre confine di migranti provenienti dall’area subsahariana e intenzionati a oltrepassare l’Italia per recarsi in altri Paesi dell’Unione Europea".

Grazie alle indagini condotte dalla polizia di Stato, infatti, è stata scoperta e annientata "un'organizzazione composta da stranieri di origine africana dedita massivamente al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, essendo in grado di contattare il migrante direttamente in territorio africano (Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Libia) e di condurlo, dietro pagamento di somme di denaro superiori ai 1.000 euro, nel Paese europeo prescelto". I reati dei quali gli arrestati sono accusati sono gravi ma sono ulteriormente aggravati dalla trasnazionalità. Nel video condiviso dalla polizia sono immortalati uno degli organizzatori con una ragazza immigrata (giubbotto rosso) al Terminal bus Catania centro di via D’Amico, dove la ragazza è saita su uno dei mezzi diretti a Torino.

Ancora una volta si dimostra l'esistenza di una rete di fiancheggiatori e di favoreggiatori, arrivati spesso in Italia in modo illegale, che diventano basisti per i traffici con il Nord Africa. Un'ulteriore conferma del fatto che sull'immigrazione clandestina esistono molti business che hanno tutto l'interesse a fare in modo che queste attività proseguano e non siano regolamentate. Intanto non si fermano gli sbarchi nel nostro Paese, che proseguono senza soluzioni di continuità grazie alle buone condizioni del meteo. Dalla mezzanotte di oggi sono approdati in 400 e ci sono oltre 2800 persone nell'hotspot di Lampedusa.

Gli ulteriori dettagli di questa operazione, denominata Landayà, verranno illustrati a partire alle ore 10:30 durante una conferenza stampa alla presenza del Direttore Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, Prefetto Francesco Messina e del Questore di Catania, Vito Calvino.

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