
Nel 50esimo anniversario dell'aggessione, di Sergio Ramelli, il ministero dell'Istruzione e del Merito ha deciso di apporre una nuova targa commemorativa nell'Istituto Tecnico Molinari di Milano in cui il giovane studiava, prima di essere massacrato a colpi di chiave inglese. Ramelli, militante del Fronte della Gioventù, venne aggredito da alcuni militanti della sinistra extraparlamentare legati ad Avanguardia operaia il 13 marzo 1975 davanti alla propria abitazione. Morì oltre un mese dopo, il 29 aprile dello stesso anno e il suo omicidio maturò proprio tra le mura della sua scuola. Una targa è già presente nella biblioteca ma quella nuova recherà la dicitura "ucciso per le sue idee". Gli studenti dei collettivi rossi del Molinari questa mattina hanno contestato il ministro Giuseppe Valditara con striscioni, cori e fumogeni durante la sostituzione. "Ho voluto che questa giornata fosse trasformata in una giornata simbolica, di come si debba rispettare chiunque abbia delle idee anche diverse", ha detto il ministro.
"Fuori i fascisti dalle scuole", hanno scandito alcune decine di ragazzi che, evidentemente, hanno trovato più interessante non presentarsi in classe per la lezione per partecipare alla manifestazione. Con gli studenti, ha annunciato la sua presenza anche il sindcato Cub, secondo il quale si tratta di "una cerimonia inopportuna, a fronte di tante inadempienze nel governo della scuola". L'istituto aveva declinato la cerimonia commemorativa in quanto, viene sostenuto, l'obiettivo è sì quello di ricordare quanto accaduto ma in maniera imparziale "al fine di evitare che si ripropongano analoghe condizioni per la proliferazione del virus dell’odio". Nella rivendicazione, gli studenti del collettivo "Cosmo", supportati dal Coordinamento dei Collettivi che, a sua volta, si rifà al centro sociale Cantiere di Milano, affermano di riunirsi per "dire stop alla strumentalizzazione continua della nostra scuola da parte della destra". Sugli striscioni esibiti campeggiavano le frasi: "Nella scuola di Valditara il ricordo dei fascisti vale più della democrazia. Il 4 aprile lanciamo l'allarme rosso!" e "Valditara, la nostra scuola non è il tuo palco".
Non si sono registrati scontri ma i cori contro Valditara sono stati violenti e non accettabili nel 2025. Spera in una "memoria condivisa per tutti" Paola Frassinetti, sottosegretario all'Istruzione ed esponente di FdI che oggi ha partecipato all'apposizione della nuova targa. "Porto i fiori anche a Tinelli", ha spiegato Frassinetti che era amica di Ramelli, citando l'omicidio di Fausto Tinelli, esponente del centro sociale Leoncavallo ucciso il 18 marzo 1978 con Lorenzo 'Iaio' Iannucci. "Mi ha colpito anche quell'omicidio. Destra e sinistra, sono ragazzi. Soprattutto quelle di Tinelli e Ramelli sono morti disarmanti e mi piacerebbe molto ci fosse una memoria condivisa", ha aggiunto l'onorevole.
"Ci fanno comprendere ancora di più quanto la narrazione della sinistra sia fuorviante e foriera di odio. A cinquant'anni dell'aggressione che ha portato alla morte il militante del Fronte della gioventù, è impensabile che ancora i collettivi contestino in questo modo senza voler approfondire e conoscere la storia", ha dichiarato il deputato milanese di Fratelli d'Italia, Grazia Di Maggio, componente della Commissione cultura e istruzione.
L'onorevole ha espresso la propria solidarietà al ministro "e un commosso pensiero alla famiglia di Sergio che rivive ogni volta l'infame violenza. Auspico che i dirigenti scolastici prendano distanza da queste manifestazioni lasciando la scuola fuori dall'odio politico".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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