Scontri alla Sapienza, la ragazza arrestata torna libera

I genitori della 27enne arrestata a La Sapienza per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale difendono la figlia: "Se fosse stata vestita con un tallieur e i tacchi, nessuno le avrebbe fatto nulla: invece l'hanno presa in tre e l'hanno portata via"

Scontri alla Sapienza, la ragazza arrestata torna libera
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Com'era immaginabile alla vigilia, il processo per direttissima contro gli "studenti" arrestati durante la manifestazione violenta di ieri a La Sapienza si è concluso pressoché con un nulla di fatto. La ragazza arrestata ieri pomeriggio durante gli scontri avvenuti alla Sapienza con i collettivi degli studenti pro-Palestina è comparsa questa mattina davanti ai giudici in piazzale Clodio per il processo: il giudice monocratico ha disposto la convalida dell'arresto ma l'ha rimessa in libertà. Per lei il processo è fissato per il prossimo 22 maggio per le accuse di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Avrebbe preso parte all'aggressione del dirigente del commissariato preso d'assalto nel pomeriggio di ieri, ferendolo.

"Nostra figlia non ha alcun precedente, è incensurata, si è laureata in cooperazione internazionale alla Sapienza con 110 e lode. Ieri era all'università per accompagnare un amico di Padova e aveva con sé anche il suo cane. Si è trovata di fronte le forze dell'ordine schierate ed è stata portata via dai poliziotti. Oggi aveva un colloquio di lavoro", hanno dichiarato i genitori della ragazza, che hanno atteso all'esterno del tribunale l'esito del processo. "Sono sicura che ieri, se fosse stata vestita con un tallieur e i tacchi, nessuno le avrebbe fatto nulla: invece l'hanno presa in tre e l'hanno portata via. Era lì con il cane che è stato lasciato lì e poi ce l'hanno riportato i suoi amici. Lei è tornata a casa ieri sera accompagnata dai poliziotti", ha dichiarato sua madre.

Confermato anche l'arresto del 29enne straniero, secondo alcune fonti libico e secondo altre egiziano, fermato ieri per danneggiamento aggravato per aver saltato, causando danni, sulla volante della Polizia di Stato. Così come la ragazza, anche lui è tornato libero in attesa del processo del 23 maggio. Anche suo padre si trova fuori dal tribunale: "Siamo in Italia da cinque anni, mio figlio studia economia e non ha precedenti". Intanto, sono in totale 27 gli agenti delle forze dell'ordine che hanno riportato ferite negli scontri di ieri pomeriggio. Ben 16 appartengono al Reparto Mobile di Roma e, tra le varie cose, hanno riportato una frattura composta delle ossa nasali con 20 giorni di prognosi e un'infrazione della falange del dito della mano destra con prognosi di 21 giorni. Degli altri feriti, 9 appartengono alla Questura di Roma e altri 2 sono in servizio presso l'Arma dei Carabinieri.

"Ormai in strada ci viene chiesto di utilizzare solo gli scudi, come ieri, e finiamo in ospedale, se ci difendiamo finiamo in tribunale", è lo sfogo di Andrea Cecchini, del sindacato Italia Celere.

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