Martedì, in piazza Montecitorio, si terranno i funerali di Stato di Giorgio Napolitano. Questa mattina il feretro dell'ex presidente della Repubblica è partito dalla clinica Salvator Mundi, struttura in cui è scomparso venerdì scorso, per raggiungere, intorno alle ore 9, Palazzo Madama dove è stata allestita la camera ardente nella Sala Caduti di Nassiriya. Qui, oltre alle massime cariche dello Stato italiano, è venuto a dare il proprio saluo anche Papa Francesco. "È la prima volta che un Pontefice entra nella sede del Senato di Palazzo Madama", ha fatto notare il presidente di Palazzo Madama, Ignazio La Russa, sottolineando che per loro "è stato un grande onore".
Il Papa alla camera ardente al Senato
Alle 10 le porte della camera ardente sono state aperte alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il presidente del Senato Ignazio La Russa, accompagnato dal segretario generale Elisabetta Serafin e dal vice Segretario generale Federico Toniato, ha assistito all'arrivo del feretro a Palazzo Madama. Insieme alle massime cariche dello Stato, anche la moglie di Giorgio Napolitano, Clio Maria Bittoni, con i figli Giulio e Giovanni e i nipoti. Fino alle ore 11 solo ai parlamentari e alle autorità è stato permesso di accedere alla sala per dare l'ultimo saluto all'ex capo dello Stato.
Anche papa Francesco ha voluto portare un ultimo saluto a Napolitano. Malgrado le difficili condizioni di salute, il pontefice ha raggiunto la camera ardente in sedie a rotelle. Gli assistenti parlamentari sono accorsi per prestare aiuto al Santo Padre facendolo entrare dall'ingresso di corso Rinascimento. Arrivato in Sala Caduti di Nassiriya, Bergoglio si è alzato con l'aiuto del bastone per salutare i familiari dell'ex presidente della Repubblica. Dopo un lungo momento di raccoglimento davanti al feretro, il Pontefice è tornato a sedersi sulla carrozzina per trattenersi ancora qualche minuto. "È stato affettuosissimo", ha fatto sapere La Russa. Nel libro delle presenze posto all'uscita della camera ardente ha poi inserito un foglio in cui ha scritto: "Un ricordo e un gesto di gratitudine a un grande uomo, servitore della patria". Quindi ha lasciato il Senato fra gli applausi dei cittadini in fila lungo Corso Rinascimento, senza rilasciare dichiarazioni.
Il saluto delle massime cariche dello Stato
Tanti i politici che si sono presentati. Fra i primi ad arrivare, dopo il presidente della Camera Lorenzo Fontana, sono stati il senatore a vita Mario Monti e gli ex presidenti della Camera, Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini. "Giorgio Napolitano lascia un modo e uno stile di adempiere ad altissime funzioni pubbliche molto rigoroso, stile che è il contrario dell'inseguimento del consenso e della demagogia. È il fare il bene del Paese", sono state le parole di Mario Monti all'uscita della camera ardente.
Non è mancata la presenza del premier Giorgia Meloni e del suo predecessore, Mario Draghi. Entrambi sono rimasti in raccoglimento dinanzi alla salma di Napolitano. Prima di andarsene, il presidente del Consiglio ha scambiato qualche parole con uno dei figli dell'ex capo di Stato, Giulio. I rappresentanti dei vari partiti politici hanno raggiunto uno dopo l'altro Sala Caduti di Nassiriya. Del Partito democratico, che ha lasciato una corona di fiori, si sono visti il segretario Elly Schlein, e poi Anna Finocchiaro, Luigi Zanda, Anna Rossomando, Walter Verini e Laura Boldrini. Dopo il saluto alla salma, il commissario europeo per l'economia Paolo Gentiloni ha dichiarato: "È stato uno straordinario europeista ha sempre avuto l'idea che lo sviluppo e la forza dell'Italia sarebbero stati possibili in un orizzonte europeo. La sua è stata una grande lezione".
Il ricordo di re Carlo
Anche Re Carlo III d'Inghilterra ha voluto rendere omaggio a Giorgio Napolitano, lasciando un messaggio: "Ho appreso con grande tristezza della morte del presidente Napolitano. È stato un servitore dello Stato devoto che ha dedicato la sua vita e la sua carriera alla promozione della democrazia".
Il sovrano d'Inghilterra ha poi ricordato l'amicizia fra Napolitano e la madre Elisabetta II.
"Ricordo con grande affetto il nostro incontro durante la mia visita a Roma nel 2009 e, in particolare, l'amicizia che esisteva tra il Presidente Napolitano e mia madre, Sua Maestà la Regina Elisabetta II", si legge nella nota scritta dal re, che ha concluso: "I miei pensieri e le mie preghiere alla famiglia del presidente Napolitano e al popolo italiano in questo momento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.