Migranti, lo stratagemma dell'Ong tedesca (e Lgbt) per aggirare i decreti

Piccolo serbatoio e poca autonomia: così le Ong aggirano il decreto Piantedosi e mettono in mare le barche a vela, come quella che opera su Lampedusa

Migranti, lo stratagemma dell'Ong tedesca (e Lgbt) per aggirare i decreti
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Cosa succede a Lampedusa? L'isola è presa d'assalto dai migranti, che arrivano senza soluzione di continuità. Solo nel corso della notte sono arrivati sull'isola 300 migranti, un flusso inarrestabile di persone provenienti principalmente dall'Africa subsahariana, in particolare dalla Guinea, dalla Costa d'Avorio e dal Burkina Faso. L'hotspot è arrivato a contenere fino a 2100 migranti a fronte di una capienza di meno di 400 persone e i trasferimenti proseguono senza sosta per liberare spazio, anche in vista di possibili e quasi certi nuovi arrivi nei prossimi giorni. Su Lampedusa sta operando anche la barca a vela Nadir della Ong Resqship, che fa la spola tra il canale tunisino e Lampedusa con i migranti: una strategia vincente per le Ong, che utilizzano le piccole imbarcazioni come piede di porco per forzare il decreto Piantedosi.

"Sono un vostro lettore e sono in vacanza a Lampedusa. Nella piccola baia della Guitgia, staziona un’imbarcazione che batte bandiera tedesca (nonché LGBT). Il mattino di buon ora carica i migranti e li porta qui. Durante il giorno si gode mare e sole davanti a noi", ha scritto questa mattina un fedele lettore del Giornale.it in una mail inviata alla nostra redazione, allegando anche foto e video dell'imbarcazione in questione. Si tratta proprio della Nadir, che nelle ore precedenti ha effettuato due interventi al largo dell'isola portando a bordo 91 persone, sedicenti senegalesi, guineani, malesi, ivoriani, yemeniti, egiziani e burkinabe.

Le imbarcazioni sulle quale viaggiavano sono state lasciate alla deriva, quindi con ogni probabilità verranno recuperate dagli stessi trafficanti e riutilizzate per altre traversate. Per altro, da giorni le motovedette intercettano barchini senza motore: tutti dicono che è stato perso in mare ma è più probabile che siano stati portati a rimorchio dalle navi madre e poi lasciati nelle acque italiane o a ridosso per essere recuperati.

Tracciato Nadir

La barca a vela di Resqship è una di quelle che le Ong stanno utilizzando per aggirare il decreto Piantedosi. Questo tipo di imbarcazione, infatti, ha un serbatoio molto piccolo e dimensioni ridotte tali che non consentono viaggi in porti diversi da Lampedusa. Ecco, quindi, che il veliero fa la spola tra il confine delle acque nazionali e l'isola quotidianamente.

Un servizio di trasporto vero e proprio, che in poche ore riesce a effettuare la spola andata e ritorno e durante il giorno staziona in rada, come segnalato dal lettore. Nadir, come segnalano i dati di bordo, da circa un mese si divide tra Lampedusa e Malta.

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