“Pensavo di non rivederla più”. Parla la mamma di Sofia, rapita in clinica

Mamam e figlia sono finalmente tornate a casa ma la paura è ancora tanta: "È una bimba fortunata"

“Pensavo di non rivederla più”. Parla la mamma di Sofia, rapita in clinica
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Sofia e la sua mamma sono state dimesse dalla clinica del Sacro Cuore di Cosenza dopo il rapimento avvenuto martedì pomeriggio, 24 dopo la nascita. La piccola era stata portata via da una donna cosentina e da suo marito senegalese perché la coppia, per nove mesi, aveva finto di aspettare un maschietto, annunciandone la nascita l'8 gennaio. Fingendosi un'infermiera, Rosa Vespa ha rapito la piccola e con il marito l'ha portata a casa, dove avevano organizzato una festa. La polizia ha interrotto tutto, fermato la donna e il suo complice e riportato la piccola in ospedale, dove sua madre la aspettava disperata.

"Paura tantissima. Di notte è difficile ancora. Piano piano andrà via, spero. Non potrò dimenticare quella donna anche perché ho ancora gli incubi. Oggi mi sento molto meglio, il peggio è passato. Siamo a casa", ha dichiarato Valeria Chiappetta, mamma di Sofia, ai microfoni del Tg1. "La forza me l'hanno data mio marito e mio figlio, Alessandro, il fratello maggiore di Sofia. E poi loro (indicando due poliziotte sedute accanto a lei sul divano di casa, ndr) sono state fondamentali. Senza di loro non so se Sofia sarebbe qua, anzi non sarebbe qua. Io pensavo di non rivederla più", ha proseguito la donna nell'intervista. Ci sono volute diverse ore per ritrovare Sofia, l'intera città è stata blindata con controlli serrati in ingresso e in uscita Sono state fondamentali le telecamere di sorveglianza della clinica, che hanno ripreso il momento esatto in cui Vespa ha portato via la bambina con suo marito, e quelle comunali, che ne hanno immortalato la fuga in auto.

"Mia figlia é una miracolata. Nella sfortuna che ci é capitata, é stata fortunata. Il mio unico desiderio, adesso, é di rimanere per sempre accanto a lei", ha detto ancora la donna, che avrà bisogno di tempo per riprendersi da questo choc. "Quando sarà un pò più grande sicuramente deve saperlo.

Il 20 è nata, il 21 ce l'hanno portata via, e poi è ritornata quindi due compleanni", ha detto sorridendo al termine dell'intervista. Ora sono entrambe a casa, protette dall'amore della famiglia e di un'intera città, che ha seguito col fiato sospeso l'evolversi della vicenda e ha esultato quando finalmente Sofia ha fatto ritorno in clinica.

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