Paura a Mestre, dove un autobus di linea è precipitato da una strada sopraelevata con a bordo decine di persone. Ci sarebbero almeno 20 vittime,tra cui forse anche minori, e decine di feriti ma il numero è destinato a salire. Il bilancio ufficiale finale della prefettura parla di 21 morti, 15 feriti e alcuni dispersi. A bordo sicuramente cittadini tedeschi e ucraini. Il conducente era italiano. Il comandante della Polizia municipale di Venezia, Marco Agostini, ha riferito che dai rilievi fatti non vi sono tracce di frenata sull'asfalto. Il pullman, un mezzo elettrico ha divelto il guard rail ed è finito nella scarpata.
Il racconto dei soccorritori
"Qui, sono a pochi metri dal bus, c'è una scena apocalittica. Il bus che ha fatto un volo per trenta metri è totalmente schiacciato su se stesso, i vigili del fuoco hanno avuto difficoltà a estrarre molti corpi", ha detto il prefetto di Venezia, Michele Di Bari, intervenedo allo speciale del Tg1. "I sopravvissuti, circa una quindicina sono stati trasportati negli ospedali". Il portavoce dei Vigili del fuoco, Luca Cari, in collegamento con la Rai ha dichiarato: "Siamo al lavoro da ore, ora stiamo bonificando il pullman per verificare che non ci siano altre persone coinvolte, verifichiamo se sotto il pullman precipitato siano finite altre vetture o passanti". Paolo Rosi, direttore 118 Regione Veneto, all'Adnkronos spiega: "A vedere la scena viene un malore, perché il bus è precipitato uscendo di strada su un rettilineo. Sono quattro i bambini ricoverati in ospedale, 2 quelli deceduti ma potrebbero essere di più. In molti sono senza documenti e questo fa pensare che siano minori. Ne ho viste tante nella mia vita professionale ma questa scena è davvero impressionante, è uno strazio".
Chi sono le vittime
Tra le vittime accertate c'è l'autista, un 40enne italiano con numerosi anni di esperienza alle spalle. Tra i morti già identificati ci sono anche cinque cittadini ucraini e un tedesco. Una bambina di 4 anni sarebbe in gravissime condizioni. "Si trova in Pronto soccorso dove è arrivata intubata, sola, senza famiglia né documenti. Sarà trasferita in Rianimazione, perché le sue condizioni sono preoccupanti: presenta politraumi e ustioni. Ha appena 4 anni, e non 10 come in precedenza è stato detto. Di lei non sappiamo neanche la nazionalità", fanno sapere fonti ospedaliere. Tra le vittime anche un francese e un croato. Oltre alla bambina ci sono anche altri 4 feriti gravi.
Le persone coinvolte nello sconto sono state distribuite tra gli ospedali di Mestre, Dolo, Mirano, Treviso e Padova. All'ospedale all'Angelo di Mestre sono state ricoverate sei persone oltre a due deceduti (un bambino e un adulto). Dei sei, quattro sono in codice rosso e due presentano lesioni minori. Per tutti sono stati riscontrati traumi e ferite gravi da ustioni. Per supportare i medici, sono giunti a Mestre da Chioggia i primari di pediatria, cardiochirurgia, neurologia e e chirurgia generale.
Le ipotesi sulla tragedia
Non si conosce al momento la dinamica dell'incidente ma si ipotizza un malore del conducente. Sul posto sono giunte, e stanno continuando ad arrivare, molte autoambulanze. L'autobus stava percorrendo via dell'Elettricità attorno alle 20 di questa sera, martedì 3 ottobre, in prossimità del cavalcavia Vempa. Sono in corso le operazioni propedeutiche per la rimozione del pullman. Sul posto al momento ci sono una sessantina di Vigili del Fuoco con una ventina di automezzi. Il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia, è giunto poco fa sul luogo del disastro di Mestre, accompagnato dal sindaco Luigi Brugnaro. Moraglia si è raccolto in preghiera, dopodichè ha benedetto le salme, una ventina di vittime coperte da teli bianchi, sui quali sono stati deposti dei mazzi di fiori rossi.
Per capire la dinamica sicura bisognerà aspettare ancora, nel frattempo tutte le energie sono concentrate sui soccorsi. Sembra, comunque, che l'autobus abbia sfondato la recinzione del cavalcavia precipitando sui cavi dell'elettricità. Ha, quindi, preso fuoco mentre cadeva sui binari ferroviari. La linea, infatti, è stata interrotta fino a nuovo ordine. L'Usl 3 di Venezia ha attivato il protocollo delle "grandi emergenze" che prevede la messa a disposizione di tutti i pronto soccorso degli ospedali, ed il richiamo al lavoro di personale di rinforzo. Luca Zaia, governatore del Veneto, sta seguendo da vicino la situazione.
Gli interventi politici
"Il vicepremier e ministro Matteo Salvini sta seguendo l'evoluzione del drammatico incidente di Mestre", si legge in una nota del ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture. "Non si sa ancora nulla sulle cause", ha detto il ministro dei Trasporti, che poi ha aggiunto: "Pare che le vittime fossero in un campeggio a Marghera e vediamo. Stiamo lavorando".
Nell'immediato è giunto sul luogo dell'incidente anche il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro. "Un'immane tragedia ha colpito questa sera la nostra comunità. Ho disposto da subito il lutto cittadino, in memoria delle numerose vittime che erano nell'autobus caduto. Una scena apocalittica, non ci sono parole", scrive il primo cittadino della città lagunare. Il sindaco aggiunge, parlando su Rete4: "Abbiamo già contato 20 morti ma immagino che sia un numero destinato a salire. Stiamo soccorrendo le persone". Brugnaro spiega che il bus precipitato da un cavalcavia di Mestre (Venezia) "stava andando da Venezia a Marghera, carico di gente che tornava a casa dal lavoro".
Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dichiara in una nota: "Esprimo il più profondo cordoglio, mio personale e del governo tutto, per il grave incidente avvenuto a Mestre. Il pensiero va alle vittime e ai loro famigliari e amici. Sono in stretto contatto con il sindaco Luigi Brugnaro e con il ministro Matteo Piantedosi per seguire le notizie su questa tragedia". Il ministro Antonio Tajani dai social scrive: "Sono vicino alle famiglie delle vittime coinvolte nell'incidente a Mestre. Ringrazio forze dell'ordine, Vigili del Fuoco e operatori sanitari per i soccorsi immediati. Solidarietà alla città di Venezia e all'amministrazione comunale che ha già dichiarato il lutto cittadino".
Il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi ha
spiegato: "Il bus ha fatto un volo di trenta metri e sembra che il fattore di aggravio dello scenario sia stato determinato dal fatto che c'era l'alimetazione a metano, e quindi il fuoco si è sviluppato velocemente".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.