Presenza del virus Usutu: dove è stato segnalato e come comportarsi

Durante l'attività di monitoraggio effettuata da Asl, è stata rilevata in Liguria la sospetta presenza del "virus Usutu". In attesa dell'esito di ulteriori analisi, le autorità hanno consigliato ai cittadini di prendere alcune precauzioni

Presenza del virus Usutu: dove è stato segnalato e come comportarsi
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Uno dei primi casi dell'anno era stato segnalato nelle scorse settimane in Sardegna: secondo quanto riportato dalla stampa sarda, a Oristano era stata accertata la positività al virus di un intero stormo di uccelli. E nelle scorse ore, un'altra segnalazione legata alla potenziale presenza del "virus Usutu" è arrivata dalla Liguria. "Durante l'attività di monitoraggio delle zanzare, effettuato da Asl 3 e Comune di Genova a cadenza quindicinale - si legge in una nota pubblicata sul sito del Comune di Genova - è stata rilevata nel pool di zanzare dell’aeroporto, la sospetta presenza di Usutu virus, patogeno per gli uccelli, trasmesso potenzialmente e prevalentemente dalla zanzara comune". Dopo l’eventuale conferma dall’esito del campionamento, gli esperti di Asl e Istituto zooprofilattico svolgeranno approfonditi sopralluoghi per verificare l’esistenza di eventuali focolai larvali. E a quel punto, il Comune dovrebbe attuare interventi di rimozione degli stessi, in un raggio di duecento metri dal punto di rilevazione.

Nel comunicato, l'ente invita alla calma i cittadini e consiglia loro di eliminare i ristagni d’acqua, adottando una serie di misure di prevenzione individuale a protezione dalle punture delle zanzare: utilizzare repellenti cutanei da spruzzare sulle parti scoperte del corpo, indossare quando si è all’aperto indumenti di colore chiaro, applicare zanzariere alle finestre e alle porte di ingresso e usare i normali dispositivi anti-zanzare. Si tratta del resto di un virus che arriva dall'Africa (ha preso il nome dal fiume dello Swaziland in cui venne isolato per la prima volta) ed è simile a quel "West Nile" che nel recente passato ha fatto registrare alcuni casi a livello nazionale. A trasmettere l'infezione, anche in questo caso, è infatti la puntura di zanzara, ma a quanto pare l'Usutu è decisamente meno contagioso della febbre West Nile. E riguarda soprattutto le specie aviarie.

In Europa sarebbe stato osservato per la prima volta quasi trent'anni fa, nel 1996, con la sua comparsa che ha determinato un tasso di mortalità significativo tra le popolazioni di merli in Italia e (successivamente) in altri Paesi europei. L'agente patogeno può teoricamente passare dalla popolazione aviaria agli esseri umani attraverso i cosiddetti "vettori ponte": si tratta proprio delle zanzare, che compiono il pasto sia sugli uccelli che sui mammiferi.

La malattia si manifesta in quel caso attraverso febbre leggera, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati e sfoghi cutanei, mentre nei casi più gravi si aggiungono debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista, torpore e convulsioni. Va però detto che, secondo il Ministero della Salute, le probabilità di un contagio dall'animale all'uomo sono molto basse. Anche se l'attenzione rimane alta.

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