Ma noi in ferie siamo i più belli e simpatici

Giacomo Susca

da Milano

Dopo quello che hanno scritto su di noi a proposito di Calciopoli e visto come è andato a finire l’affaire Zidane-Materazzi - solo a guardare il pallone - chi se lo aspettava di stare tanto simpatici ai vicini europei?
È il risultato di un sondaggio proposto on line da Lastminute.com, il tour operator dei viaggi all’ultimo minuto, a cui hanno risposto 24mila persone da otto Paesi (4.500 gli italiani). Si scopre, allora, che per il popolo dei vacanzieri stranieri siamo le persone ideali con cui socializzare durante le ferie. In questa particolare sfida gli unici avversari sembrano essere gli spagnoli (il 25% delle preferenze è a nostro favore e il 27% per loro: ma un iberico su due si è votato da solo). I danesi, chissà perché, stravedono per gli italiani. Ci evitano, al contrario, norvegesi e svedesi; ma più degli altri, siamo noi stessi a girare al largo dall’ombrellone del connazionale «paisà» (ammette di farlo il 12%). Per l’italiano medio in vacanza meglio scansare pure i tedeschi, una «precauzione» comunque condivisa un po’ da tutti. I cittadini britannici si piazzano al secondo posto nella graduatoria degli «insopportabili». Ma è la spiaggia il luogo della manifesta superiorità italica. Ebbene sì, altro che biondine in bikini o teutonici con gli addominali scolpiti: la scandinava come il transalpino al mare si rifà gli occhi guardando noi italiani. La «prova costume» del tricolore raccoglie addirittura il 40% dei consensi, mentre i più «brutti», secondo le opinioni censite, sono gli inglesi - il 39%, infatti, storce il naso quando questi ultimi passeggiano sul bagnasciuga. L’altro terreno di vittoria per l’Italia è la tavola, e qui nessuna sorpresa. Per oltre la metà dei turisti stranieri (55%) il nostro rimane un «paradiso enogastronomico». Rispetto alle altre scuole culinarie, non c’è storia: gli eterni rivali francesi sono nettamente indietro (21%).

Dal sondaggio non giungono soltanto iniezioni di autostima, ma alcune indicazioni per il turismo nostrano. Per i cittadini europei patiti del last minute, vacanza è sinonimo di mare pulito, shopping nelle città d’arte e divertimento. Due (a volte tre) settimane che valgono come minimo 300-500 euro a persona.

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