Spegnere le fiamme di un incendio devastante. Contribuire a salvare la vita di chi rischia un annegamento. Per riscattare così lonore dellislam e modificare limmagine che molti occidentali hanno dei musulmani.
È questa lesortazione che il presidente della principale organizzazione islamica dAustralia, la Libanese Muslim Association, fa alla comunità musulmana australiana, anche attraverso un documento che deve essere discusso in questi giorni e alcuni stralci del quale sono stati riportati dal quotidiano The Australian. Tom Zreika chiede ai seguaci di Maometto di impegnarsi come vigili del fuoco o come bagnini, su base volontaria, per rendersi utili nel sociale e dimostrare che anche lislam ha a cuore le sorti del prossimo. Ma soprattutto per evitare di essere odiati dal Paese che li ha accolti o li ha cresciuti. E per non fare la fine di chi è rimasto vittima delle ideologie che professava: «Siamo diventati il nuovo comunismo - ha detto Zreika -, specie in Occidente, e alcune persone nella nostra comunità sono così sconcertate dalle nostre azioni che la vita è diventata insopportabile per noi e per la nostra prole».
Musulmani, insomma, impopolari come i comunisti, secondo il leader islamico, che chiede di interrompere quella catena di messaggi e azioni - proposti e pronunciati dai musulmani stessi - che ne hanno rovinato limmagine. Il leader islamico si scaglia poi contro quelle guide spirituali che non rispettano il Paese in cui possono liberamente esercitare la propria libertà di culto: «Se per un imam è impossibile adempiere alle leggi di questo Paese e giustificare le proprie violazioni, allora dovrebbe lasciare immediatamente lAustralia», ha detto a chiare lettere.
Poi lesortazione: «Non sarebbe bello, invece, vedere un imam lottare contro le fiamme insieme ad altri volontari?».
In effetti gli incendi e gli annegamenti sono due tragedie spesso ricorrenti in Australia, dove il volontariato è tanto diffuso quanto apprezzato. E già dallo scorso anno qualche musulmano più volonteroso ha offerto il proprio contributo nelle spiagge australiane.
Per niente apprezzate sono state invece le uscite di alcune guide spirituali islamiche negli ultimi tempi. La più clamorosa è stata quella dello sceicco Taj Aldin al-Halili, una delle più influenti autorità religiose islamiche in Australia, che lo scorso ottobre definì «carne scoperta» le donne che non indossano il velo, giustificando eventuali violenze ai loro danni come la conseguenza delle loro provocazioni.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.