«Non cancellare lo psicologo in farmacia, funziona bene»

«Non levate lo psicologo nelle farmacie». L’appello arriva dai rappresentanti di Federfarma. Il servizio potrebbe essere del tutto smantellato a causa dei tagli imposti dal governo sui trasferimenti locali. E tanti cittadini che hanno instaurato un rapporto di fiducia con lo psicologo rimarrebbero senza più assistenza. Il problema toccherebbe soprattutto gli anziani che si affidano alle sedute gratuite per combattere depressione e solitudine. Lo psicologo, attivo in una trentina di farmacie, esiste da un paio d’anni e sta riscuotendo un enorme successo, in particolar modo in periferia. «È un servizio di cui andiamo molto fieri - spiega Paolo Vintani, segretario provinciale di Federfarma Milano - ma è difficile che le farmacie possano andare avanti senza il contributo del Comune: va bene non guadagnarci, ma un servizio in perdita non possiamo permettercelo. Speriamo si arrivi a una soluzione». L’iniziativa, varata nel 2009 dalla giunta Moratti, suddivideva equamente tra comune e titolari aderenti i costi del progetto perché lo psicologo riceveva in farmacie gratuitamente, su appuntamento e in locali separati per garantire la privacy.

I farmacisti sono preoccupati anche perché la figura dello psicologo non risulta tra quelle a cui i titolari delle farmacie possono aprire le porte e non se ne fa menzione tra i decreti attuativi sulla farmacia dei servizi. Ma si spera che il servizio venga salvato.

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