
Attirerà 11,6 milioni di visitatori all'anno grazie (anche) alla presenza di uffici, spazi commerciali e museali, hotel, strutture per l'intrattenimento e la ristorazione, oltre al grande parco urbano da 140mila mq (circa il 50% dell'area) con campi da volley e calcetto, spazi pure pure per il rap e la «urban dance». Il progetto del nuovo stadio di San Siro depositato da Milan e Inter l'11 marzo e su cui il Comune ha aperto fino al 30 marzo un bando pubblico per raccogliere «eventuali proposte migliorative» hadei numeri per convincere anche i più tenaci oppositori. Come il valore aggiunto e i nuovi posti di lavoro che attiverà a beneficio del Paese ma sopratutto del territorio locale. L'investimento totale dell'operazione, che trasformerà il quartiere sul modello di CityLife o Porta Nuova, ammonta a oltre 1,2 miliardi, solo la costruzione dello stadio vale circa 700 milioni. Rigenererà un'area grande «7 volte piazza Duomo a Milano», produrrà un indotto complessivo pari a 4,6 miliardi in fase di costruzione e un contributo al Pil di 1,4 miliardi all'anno a regime. L'impatto occupazionale previsto è di 18.450 posti. Circa il 60 per cento degli impatti ricadrà sulla Lombardia (e il 20% sulla Città Metropolitana). Il primo match nel 2031, l'intero progetto finito entro il 2035. E da allora in poi le società prevedono che «l'operatività dell'area «contribuirà annualmente con 3,1 miliardi in termini di attivazione economica, circa 1,4 miliardi di Pil e 16.350 posti di lavoro».
Il «San Siro bis» avrà 71.500 posti, circa 10mila in più rispetto al vecchio progetto del 2019 (33mila sono invece i metri quadri aggiunti di verde pubblico) e sarà posato su un podio che nei giorni senza partite potrà ospitare eventi e attività per tutti. L'impianto sarà operativo 365 giorni all'anno, con «aree e attività selezionate» come tour dello stadio, spazi museali, ristorazione, conferenze ed eventi aperti ai visitatori. E anche l'area del podio su cui si posa nei giorni «non di match» potrà essere sfruttata per giochi, eventi, sport. «É un ambiente flessibile - si legge nel dossier -, si potrebbero attivare giochi d'acqua a livello del suolo per i bambini, anche per mitigare l'effetto isola di calore. La piazza centrale «si presta ad accogliere una moltitudine di attività destinate alla collettività e all'inclusione sociale». A San Siro è esploso il fenomeno dei trapper e c'è un'emergenza baby gang associata (anche) alla mancanza di spazi di aggregazione. Il progetto offre soluzioni anche in questo senso. Propone di «trasformare spazi pubblici attraverso l'arte, la musica, la danza, la street art». Forme artistiche che «favoriscono una connessione forte tra le persone e superano le barriere economiche, culturali e sociali». I club propongono «spazi ibridi, altamente flessibili, per ospitare eventi, workshop e laboratori culturali legati ad esempio all'urban dance, al rap e altre forme musicali e artistiche. Rappresenta una strategia cruciale per favorire il dialogo tra generazioni e culture diverse». Specialmente «in un quartiere dinamico e multiculturale come quello di San Siro». Sempre guardando all'offerta extra calcio, nel polo che si estende a nord del sito, adiacente a via Achille, ci saranno hotel e offerta gastronomica, giardini e orti urbani, lungo l'asse est-ovest una serie di aree verdi «in cui si alternano campetti e attrezzature per lo sport». Capitolo green: tra i 140mila mq di verde «sono previste ampie aree a prato rustico», mantenuto sfalciato per consentire sport, relax, gioco, e il progetto del paesaggio prevede una serie di prati fioriti».
Accogliendo una delle principali criticità emerse dal dibattito pubblico del 2022, la posizione dello stadio è stata rivista e sarà garantita una maggiore distanza tra l'impianto e gli edifici residenziali lungo via Tesio (di 74 metri nel punto minimo, rispetto ai precedenti 54 metri). Sarà spostato anche il tunnel du via Patroclo per aumentare la distanza del nuovo stadio dagli edifici sull'asse di via Tesio e realizzare i parcheggi sotterranei al posto di quelli esistenti oggi in superficie.
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