Nonna e nipote in trappola nell’ascensore

Sono stati liberati dopo un’ora. Non si trovava la chiave

Prigionieri per più di un’ora all’interno di un ascensore pubblico, del quale nessuno riesce a trovare la chiave. Alla fine, per liberare una pensionata bloccata insieme al nipotino di un anno e mezzo, sono dovuti intervenire i vigili del fuoco. È successo un paio di giorni fa a Rho dove N.C., di 63 anni, è rimasta chiusa col nipotino nel montacarichi della stazione ferroviaria. Verso le 18 la signora è entrata nell’ascensore che da via Magenta porta fino in piazza Libertà, per una corsa di breve durata. Giunto al piano però l’elevatore è rimasto con la porte bloccate, trattenendo al suo interno nonna e nipotino. La pensionata ha pensato ad un guasto momentaneo e così, per segnalare la propria presenza, ha schiacciato il campanello d’allarme. Subito sono accorsi i dipendenti delle ferrovie che però hanno potuto far poco, essendo privi della chiave che apre il montacarichi, anche perché la gestione dell’impianto di sollevamento è del Comune. Non meglio hanno potuto fare i vigili urbani chiamati sul posto, anche loro privi di strumenti per liberare i malcapitati.
Il freddo pungente ed il pianto del bambino hanno convinto la donna a percorrere altre strade. Col telefonino ha lanciato l’allarme ai pompieri che in pochi minuti sono giunti da Legnano restituendo ai due la libertà.

Non si tratterebbe comunque di un episodio isolato: già lo scorso anno, prigioniera dell’ascensore ferroviario, rimase una donna incinta. Ed anche in quell’occasione, per mancanza di chiave, dovettero intervenire i vigili del fuoco.

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