Montecarlo - Ma neanche volendo, Norah Jones potrebbe fare l’italiana: troppo notturna, troppo jazzista per scivolare nella battuta a effetto che fa tremare i titoli sui giornali. E così ieri all’Hotel de Paris, che a Montecarlo è il crocevia dei pettegoli di gran classe, lei ha fatto solo il suo mestiere: parlare del nuovo cd Not too late, che ha debuttato al numero uno in America ma molto più in basso nei gusti dei critici. "Dite che i testi delle mie canzoni sono troppo tristi e cupi? Allora sarà per questo che ho lasciato per ultimo il brano Not too late, molto più allegro e movimentato".
E poi - ma così en passant senza quasi farci caso - ha ammesso che in fondo lei del Festival di Sanremo non sa quasi nulla: "Ho capito che è fondamentale per la musica e per le band emergenti". E arrivederci. Però stasera lei sarà l’ospite più importante delle prima serata del Festival di Sanremo, canterà il suo singolo Thinking about you e Pippo Baudo l’ha voluta perché dopotutto lei è davvero charmant per voce e pedigree.
Quando canta, ha la pretesa qualche volta persino soddisfatta di infilarsi in quella scia che gli americani definiscono "Billie Holiday-esque", cioè sulla scia delle varie Billie Holiday che negli ultimi quarant’anni hanno provato a essere come l’originale. E poi la sua nobiltà di stirpe è fuori discussione: suo padre è Ravi Shankar, il maestro indiano che ha spiegato ai Beatles, e quindi a tutti noi, che cos’è il sitar e perché vicino a New Delhi i suoni arrivino così in fondo all’animo. Sarà anche per questo che la figlioccia è partita subito in quarta: con il primo disco Come away with me ha venduto qualche milionata e s’è guadagnata soprattutto otto premi Grammy, che è come dire vincere il campionato dopo la prima partita. "Ma io non sono come Madonna, non mi vedrete mai ballare e vestirmi con colori eccentrici".
E infatti, qui in una saletta dell’hotel più politicamente corretto del Principato, lei non si lascia sfuggire neanche una battutina di quelle che garantiscono l’applauso. Anzi: "Hillary Clinton e Obama Barack? Mi piacciono entrambi, ma sono così esposti che prima di arrivare alle elezioni saremo già stufi di parlarne". Appunto.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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