La selvicoltura è il settore che più contribuisce ad attenuare il cambiamento climatico: lo rileva Confagricoltura che sottolinea l'importanza dell'Inventario nazionale delle foreste per l'assorbimento del carbonio, la tutela della biodiversità, la conservazione della qualità del paesaggio e il contenimento del dissesto del territorio. Ogni albero assorbe, nel corso della sua vita, circa 0,7 tonnellate di anidride carbonica nell'atmosfera. Ma secondo le organizzazioni degli imprenditori agricoli il ruolo svolto dai gestori forestali va approfondito. Le regioni destinano pochissimi fondi a chi svolge operazioni di manutenzione, pulizia e coltura dei boschi.
«Le attività selvicolturali sono autofinanziate con la vendita del legno sottolinea Confagricoltura ma si svolgono con crescente difficoltà a causa di un sistema di autorizzazioni carico di burocrazia e adempimenti ripetitivi e datati».
Secondo la Coldiretti dall'aumento del prelievo del legname dai boschi italiani potrebbero nascere 35mila nuovi posti di lavoro. I boschi italiani, se valorizzati attivamente, possono rappresentare - sostiene la Coldiretti - non solo il serbatoio naturale di assorbimento del carbonio, ma anche un fondamentale strumento di investimento nella crescita dell'indotto produttivo collegato, garantendo lo sviluppo socio-economico delle aree marginali, rurali e di montagna.
L'obiettivo secondo la Coldiretti va raggiunto con la semplificazione della gestione attiva dei boschi, valorizzando il ruolo degli imprenditori agricoli e incentivando a utilizzare il legno prodotto in Italia negli appalti pubblici.SFil
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