Con le nuove tecnologie implantari la riabilitazione dentale sarà completa

Denti e protesi disegnati al computer con sistemi innovativi, che migliorano la qualità generale dei manufatti e che offrono tutta una serie di passaggi virtuali, utili all’odontoiatra e al paziente; possibilità di rilevare impronte dentali con lettori intraorali; impiego di materiali avanzati (l’ossido di zirconio e il disilicato di litio sono tra i più innovativi), che simulano sempre più le caratteristiche del dente. Nell’ambito del comparto dentale, l’odontotecnica (quell’insieme di tecniche, necessarie alla costruzione di protesi dentarie che poi dovranno essere applicate dal dentista), oggi è un settore sempre più in evoluzione. «Grazie alle nuove tecnologie implantari, siamo orami in grado di arrivare ad un livello di riabilitazione dentale completa», spiega Stefano Mariani, odontotecnico, con forte esperienza nelle nuove tecnologie in ambito dentale. «Riabilitazione che andrebbe vista non come un distretto isolato del corpo umano, ma come un sistema che deve stare in equilibrio con cranio e colonna vertebrale. Il benessere di una persona, parte da una buona masticazione, da un buon rapporto tra denti, tra muscoli della masticazione e muscoli craniali e facciali che si ripercuotono su tutta la colonna». In tempi relativamente brevi, oggi si può passare da una condizione di edentulismo totale a una riabilitazione di impianto protesico fisso in bocca. Risultati impensabili solo un quindicina di anni fa, ma che oggi si possono raggiungere (anche per impianti complessi) grazie all’adozione di sistemi computerizzati.

«Il processo Cad-Cam fa guadagnare tempo al professionista a favore dell’estetica, della perfezione e della personalizzazione del manufatto», afferma Mariani precisando che si alza il livello qualitativo delle protesi, si evita l’errore nelle prime fasi di lavoro e si riducono i tempi di attesa e di sedute dal dentista.

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