Le guardie carcerarie olandesi sono preoccupate: la situazione delle prigioni nei Paesi Bassi non è più sostenibile. Ma per il motivo opposto che nella maggior parte degli altri stati del mondo: i tassi di criminalità sono in discesa da anni e migliaia di celle sono vuote. Per questo alla corte della regina Beatrice, dove otto penitenziari stanno per chiudere (con conseguente perdita di 1200 posti di lavoro), stanno cercando le soluzioni più disparate.
All'appello, secondo le stime, mancano 2mila carcerati: su 14mila celle disponibili, solo 12mila sono occupate. E se 500 «provvidenziali» detenuti potrebbe fornirli già nel 2010 il vicino Belgio, alle prese con il problema opposto, per salvare le guardie carcerarie potrebbe non essere abbastanza. «La realtà è che chiudere questi otto penitenziari - ha spiegato cinica il vice ministro della Giustizia Nebahat Albayrak - ci porta sì a perdere 1200 posti di lavoro, ma ci fa anche risparmiare 160 milioni di euro». Che in tempo di crisi rappresentano comunque un aiuto alle casse statali.
Per questo, assieme ai 500 detenuti, il Belgio manderà anche una trentina di milioni: serviranno per far funzionare la prigione di Tilburg, nell'Olanda meridionale, per i due anni in cui ospiterà i galeotti di Bruxelles, in attesa che siano costruite nuove carceri. Nel frattempo, ai contribuenti belgi, spetterà anche di pagare questa «vacanza», questo cambio d'aria ai galeotti. Alla modica cifra di 164 euro l'uno al giorno, sempre che sia il Parlamento olandese sia quelli belgi ratifichino l'accordo nei tempi previsti (ovvero circa un mese).
Nemmeno per i secondini olandesi di guardia a Tilburg sarà tutto rose e fiori: dovranno tornare a scuola e rimettersi a studiare. I prigionieri, infatti, dovranno essere trattati secondo l'ordinamento carcerario belga. «È fondamentale - ha chiosato il ministro della Giustizia di Bruxelles Stefaan De Clerck -. La legge prevede che se qualcuno è dichiarato colpevole di un reato in uno Stato debba essere punito secondo le norme di quel preciso Stato».
E se in Olanda i criminali non riprenderanno ad infrangere la legge in numero sufficiente, persino il presidente Barack Obama - alle prese con la chiusura del carcere di Guantanamo e con la necessità di trovare un posto ai terroristi ancora rinchiusi nella prigione speciale - potrebbe pensare di approfittare della disponibilità di celle a buon mercato.
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