Olanda, l'estrema destra è la seconda forza politica

Con il 16,9% dei voti il Partito per la Libertà di Geert Wilders è il secondo in Olanda, dietro ai cristiano democratici. Era la prima volta che si presentava alle elezioni. Si batte contro la Turchia in Europa e l'islamizzazione del Vecchio continente. La Commissione Ue protesta per la diffusione dei dati: "Dovevano uscire solo domenica sera"

Olanda, l'estrema destra 
è la seconda forza politica

Amsterdam -  Geert Wilders può cantare vittoria. Il suo Partito per la Libertà (Pvv), di estrema destra, alle elezioni europee avrebbe ottenuto un'ottima performance: con il 16,9% dei voti (secondo gli exit poll) sarebbe il secondo partito in Olanda, dietro ai cristiano-democratici. Era la prima volta che il Pvv si presentava alle elezioni: non poteva esserci migliore esordio per Wilders. La sua formazione politica si oppone con forza all’ingresso della Turchia nell’Unione Europea e si batte contro quella che considera una "catastrofica islamizzazione" dell’Europa.

Sonora sconfitta per i laburisti Il partito di Wilder diventa la seconda formazione olandese, dietro al partito del premier Jan Peter Balkenende, il Cda, che perde 4,4 punti e due seggi: secondo gli ultimi dati, i cristiano-democratici porteranno al parlamento Ue 5 eurodeputati. Sonora sconfitta per il Pvda, il partito laburista dei lavoratori, alleato del Cda nella coalizione attualmente al governo. A scrutinio quasi ultimato ottiene solo il 12,4% dei consensi, perdendo 11,4 punti rispetto alle europee del 2004. E da 7 seggi a Strasburgo passa a 3.

Abbattere il parlamento Ue Il leader del Pvv intende "abbattere dall’interno" il parlamento di Strasburgo. Nell'assemblea dell'Ue dovrebbe avere quattro seggi. Ma la vera grande ambizione di Wilders, come da lui più volte ammesso, è la conquista del potere in Olanda: diventare "primo ministro" e guidare il governo olandese. Non a caso Wilders, a caldo, ha già fatto sapere che rinuncerà al proprio seggio europeo nel caso in cui dovesse essere eletto (si attendono ancora i risultati delle preferenze espresse dagli olandesi). 

L'Ue infuriata per i dati diffusi La Commissione europea "chiederà dei chiarimenti ai Paesi Bassi" circa la diffusione dei risultati delle elezioni europee, svoltesi ieri. Lo ha indicato il portavoce Amadeu Altafaj-Tardio.

"Verificheremo se c’è stata una violazione delle norme" e "se la constateremo prenderemo delle misure", ha spiegato, sottolineando che prima di aprire una procedura d’infrazione Bruxelles vuole sapere esattamente "chi ha diffuso quali informazioni, in quale momento e a chi, per permettere alla controparte di spiegarsi". I dati sarebbero dovuti rimanere riservati fino alle 22 di domenica, quando le operazioni di voto saranno concluse in tutti i ventisette Stati membri dell’Ue.

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