Olanda, il processo a Wilders andrà avanti

Il leader del partito anti-islamico, che sostiene dall'esterno il governo di centrodestra, è accusato di istigazione all'odio razziale

Il processo contro il leader della destra anti-islamica olandese Geert Wilders - accusato di incitamento all'odio razziale e alla discriminazione verso i musulmani - andrà avanti. Lo ha deciso il Tribunale di Amsterdam.
I giudici hanno rigettato la richiesta di sospensione del procedimento avanzata alcune settimane fa dalla difesa di Wilders, secondo cui la procura della città olandese non è competente a giudicare il caso. Ora il leader della formazione anti-Islam Partito per la libertà (PVV) - tra le vincitrici dalle ultime elezioni politiche olandesi e che sostiene l'attuale esecutivo guidato dal liberale Mark Rutte pur senza partecipare alla compagine governativa - rischia fino a un anno di prigione.
Il processo nasce dalle denunce presentate da alcune organizzazioni islamiche in Olanda, in seguito ad alcune affermazioni considerate offensive di Wilders. Quest'ultimo in particolare aveva proposto di vietare il Corano nei Paesi Bassi, paragonandolo al «Mein Kampf» di Hitler.

E aveva diffuso un cortometraggio dal titolo «Fitna», in cui si evidenziano le condizioni di iniqua sottomissione in cui molte donne musulmane sono costrette a vivere, scatenando la durissima reazione di protesta della comunità islamica in Olanda.

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