Non era l'occasione (né ha voluto) fare polemiche ma «sulle Olimpiadi si sono persi due anni. Ma sono fiducioso e penso che recupereremo il tempo perso». Ne è convinto il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, intervenuto ieri a margine di un sopralluogo alla stazione di Cadorna, lo snodo ferroviario che fa parte di «Fili», uno tra i più grandi progetti di Rigenerazione Urbana ed extraurbana in Europa. «Le Olimpiadi ci saranno - ha ribadito Salvini - e porteranno almeno 5 miliardi di euro a Milano e in Lombardia. Stiamo correndo da 100 giorni per recuperare 2 anni di nulla».
Il ministro ha anticipato che nei prossimi giorni aprirà la sede della società olimpica anche a Milano, al Pirellone. «Ci sono tante infrastrutture a cui sto lavorando perchè vengano finite in anticipo e io conto che, almeno dal mio punto di vista, arrivi tutto in orario, entro il 2026». Anche altri soggetti, privati e istituzionali, come il Comune di Milano «ovviamente devono correre», ha incalzato. Quanto all'ovale del pattinaggio, Salvini ha spiegato di averne parlato con il presidente Fontana. «Se in Lombardia, Veneto, Trentino hanno la disponibilità e i soldi per il pattinaggio bene, altrimenti - ha detto il ministro - c'è sempre la disponibilità di Torino e del Piemonte. Quindi sicuramente qualcuno da qualche parte pattinerà». La questione infatti è di opportunità economica.
«Una struttura con i canoni olimpici costa decine e decine di milioni di euro e visto il momento economico che vive l'Italia è un investimento importante». Quindi, ha concluso «se c'è qualcosa di già pronto dal mio punto di vista di amministratore pubblico, male non fa». E parlando di Olimpiadi non poteva mancare un accenno all'inaugurazione. E da lì alla questione stadio.
«L'inaugurazione? Sono convinto che si faccia al Meazza, è giusto così, e che si coinvolga anche Verona con l'Arena per le Paralimpiadi - ha detto - Deve pure finire il dibattito, anche lungo, sui nuovi stadi per Milan e Inter e si parta coi lavori, che sia a Milano o Sesto San Giovanni: le squadre hanno bisogno di uno stadio moderno, sicuro, green, e spero che il Comune di Milano non dica più di no al progetto di riqualificazione di San Siro». Un bel pezzo di futuro di Milano e della Lombardia, intanto, era proprio lì davanti ai suoi occhi in un plastico che mostra quello accadrà nei prossimi anni su 2 milioni metri quadri del territorio con il progetto «Fili», pari a 1.600 piscine olimpioniche.
Quattro le stazioni ferroviarie coinvolte Cadorna, Bovisa, Saronno e Busto Arsizio, una pista ciclabile che collegherà Malpensa con Cadorna lunga 54 chilometri e migliaia di alberi piantati su 41 mila ettari in 23 comuni. «Fili è uno dei progetti bandiera di Regione Lombardia - ha commentato l'assessore alla Mobilità della Regione, Claudia Terzi - Un grande investimento non solo economico, ma di trasformazione e innovazione del territorio all'insegna di un nuovo modo di concepire il rapporto uomo, città e ferrovia.
L'asse Milano-Malpensa, corridoio fondamentale per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, si presenterà infatti come un'arteria di nuovi scenari urbani verdi, moderni e ad alta vivibilità perché Fili è innovazione, inclusione e sostenibilità ambientale».
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