Oratorio vietato ai «bulli»

Michele Perla

Oratorio off limits per bulli, teppisti e vandali. Succede a Inveruno dove da alcuni giorni don Claudio, nuovo coadiutore, d’accordo con l’assistente sociale del Comune e con le famiglie, ha dato vita a una «selezione» all’ingresso della struttura ricreativa, un po’ come avviene nelle discoteche. In altre parole è finito il tempo dell’accesso libero e incontrollato per tanti adolescenti poco rispettosi dell’educazione civica, dei rapporti umani e anche dei valori rappresentati dalla struttura della chiesa. D’ora in poi i ragazzi che vorranno frequentare il centro giovanile dovranno passare da una portineria e superare i «severi» controlli degli incaricati alla vigilanza. Fra cui anche diverse mamme e papà che si sono resi disponibili a questo compito. Nei mesi scorsi infatti l’oratorio era stato fatto oggetto di atti di vandalismo e puro teppismo, a opera di un gruppetto di giovani balordi. Sassi contro le vetrate, scritte sui muri, insulti e botte agli altri ragazzi che frequentano il centro, e perfino minacce contro operatori. Senza contare le bestemmie e la distruzione di giochi. Insomma la banda di teppisti la faceva da padrone, comportandosi in oratorio con in un parco pubblico dove tutto era permesso e dove ogni comportamento irresponsabile rimaneva impunito. Più volte don Claudio ha cercato di contenere l’esuberanza dei bulli di paese, minacciando anche di non farli più entrare.

Alla fine, in mancanza di risultati concreti, si è deciso di selezionare gli ospiti del centro, tenendo fuori i soggetti più esagitati, per garantire agli altri ragazzi una più tranquilla vita oratoriana. Una scelta drastica, ma necessaria, accettata di buon grado dai genitori.

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