Ordinanza anti-alcol arrivederci: nessuna proroga a ottobre

Con la fine dell’estate cessa l’emergenza movida per le strade del centro storico: con meno giovani in giro diminuisce il rischio che qualcuno, complice qualche bicchiere di troppo, possa provocare risse o incidenti. L’ordinanza anti-alcol va quindi in letargo, almeno fino alla prossima emergenza. L’assessore alle Attività produttive Davide Bordoni ha annunciato che non verrà riproposta: «L’ordinanza - spiega - ha esaurito il suo compito nel periodo estivo, sicuramente il più a rischio per la presenza della movida nelle strade e per gli incidenti provocati da comportamenti legati all’eccessivo consumo di alcol».
Ma i mesi di privazione per gli amanti degli eccessi non sono comunque stati vani, a sentire l’assessore. «Il provvedimento che prevedeva il divieto del consumo e l’asporto di alcol fuori dai locali- sostiene infatti Bordoni - ha comunque sensibilizzato i proprietari dei pubblici esercizi a una corretta somministrazione delle bevande alcoliche e al rispetto dell’ordine pubblico. Stiamo inoltre lavorando, d’accordo con le due associazioni di categoria, Confcommercio e Confesercenti, a un nuovo regolamento per il rilascio delle licenze dei pubblici esercizi, non più su parametri numerici ma qualitativi. Fra questi la convenzione con istituti di vigilanza per assicurare la tutela di avventori e cittadini». La municipale e le forze dell’ordine, invece, continiueranno a vigilare sulle vie della movida con massima attenzione.
La decisione di non prorogare l’ordinanza anti-vetro piace, naturalmente, al presidente della Confcommercio di Roma, Cesare Pambianchi. «Ringraziamo il sindaco e l’assessore Bordoni per non aver prorogato anche ad ottobre l’ordinanza antivetro. È una decisione - dice - che accogliamo con molta soddisfazione, ma siamo convinti che rappresenti una vittoria di tutta la città e non solo di noi commercianti. Siamo sempre stati convinti che non si poteva continuare a contrastare l’inciviltà di alcune persone attraverso divieti che penalizzavano sia gli esercenti, sia tanti giovani che pretendevano solamente di passare una serata spensierata. Anche per questo ci auguravamo che prevalesse un senso di responsabilità da parte di tutti. Noi abbiano fatto solo la nostra parte rispettando le ordinanze fino ad oggi, adesso chiediamo uno sforzo ai giovani affinché capiscano che divertimento non fa rima necessariamente con sballo e violenza e alle forze dell’ordine affinché sia rafforzato il controllo del territorio». Critico, invece, Giuseppe Lobefaro, consigliere del Pd alla Provincia ed ex presidente del I municipio. «Con questa decisione il Campidoglio dimostra come il suo interesse per la sicurezza si limiti alla propaganda.

I mesi di maggio e ottobre sono infatti i mesi più “caldi” per la vita notturna romana. Ad agosto, invece, la città si svuota e dunque applicare le ordinanze nel mese dell’esodo per poi eliminarle quando i romani tornano ad animare le piazze, vuol dire boicottare il buon senso».

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