L’inno di Mameli suonato dall’Orchestra civica dei fiati in piazza della Scala e un’esplosione di coriandoli tricolori mentre a Parigi nella sede dell’Ocse i 157 membri dell’assemblea generale del Bureau international des expositions approva il dossier di registrazione. Affidando ufficialmente a Milano l’organizzazione dell’edizione 2015 dell’esposizione universale. Finalmente nelle mani del sindaco e commissario Letizia Moratti la bandiera del Bie consegnata dal presidente Jean Pierre Lafon e dal segretario Vicente Loscertales. «Congratulazioni» per l’alta qualità del progetto dal presidente del comitato esecutivo Steen Christensen. Presenti l’amministratore delegato Giuseppe Sala («A questo punto sono tranquillo. Non siamo in ritardo ma nei tempi giusti»), il presidente di Expo 2015 Diana Bracco, quello del consiglio provinciale Bruno Dapei e Claudio De Albertis per Camera di commercio. Nel suo intervento davanti ai delegati dei diversi Paesi la Moratti esprime «gratitudine per il voto», sottolineando la «responsabilità che si sente, tanto più dopo il successo di Shanghai. Questo momento ufficializza il lavoro fatto insieme e mi rende orgogliosa di come abbiamo progettato l’Expo di Milano». Ma il primo commento di Loscertales riporta subito tutti con i piedi per terra. «Ora inizia la battaglia - dice lui che di Expo ne ha viste tante e ammette di aver avuto qualche preoccupazione - Niente era chiaro, tutto era confuso. Ma sapevamo che si sarebbe trovata la soluzione: ora dobbiamo iniziare a lavorare».
«La notizia che gli Stati membri del Bie hanno votato all’unanimità per Milano quale sede dell’Expo - la soddisfazione del premier Silvio Berlusconi - è un motivo di orgoglio per tutti noi. O anche la conferma dell’impegno del nostro governo e del ruolo di primo piano svolto dall’Italia sulla scena internazionale. Ringrazio il sindaco Letizia Moratti ed i suoi collaboratori per il loro grande impegno, teso a valorizzare sempre più Milano e il nostro Paese». Grande festa in città con centinaia di persone davanti a Palazzo Marino e vessilli dell’Expo srotolati dalla facciata.
Gli investimenti, ha assicurato la Moratti a Parigi, «sono una delle poche voci non toccate in sede di manovra finanziaria, il governo ha confermato tutti gli investimenti». Rendere Milano «più partecipe», racconta la Moratti, è l’invito fatto dal Bie alla delegazione italiana. Con il sindaco che assicura un «grande coinvolgimento della città». E «ora - aggiunge - comincia una nuova fase, la fase operativa».
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