Ipoacusia: sintomi e rischio di degenerazione cognitiva

Cos’è l’ipoacusia, come si manifesta e quali possono essere le conseguenze dal punto di vista della degenerazione cognitiva

Ipoacusia: sintomi e rischio di degenerazione cognitiva
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L’ipoacusia può insorgere in qualsiasi momento della vita, tuttavia sono le persone anziane a soffrirne maggiormente. Con l’avanzare dell’età anagrafica, infatti, capita spesso di sentire meno e di avvertire disturbi a carico dell’udito che possono essere causati da problematiche diverse, da identificare prontamente per evitare che la situazione si aggravi.

Chi soffre di ipoacusia, inoltre, rischia di andare incontro ad altre problematiche che, a lungo andare, possono compromettere notevolmente la qualità della vita.

Cos’è l’ipoacusia e come si manifesta

Esame udito

Soffrire di ipoacusia significa non riuscire a sentire distintamente i suoni e il parlato, solo da un orecchio o da entrambe le orecchie. Dietro l’insorgere di questo disturbo possono celarsi diverse cause, spesso legate all’invecchiamento fisiologico dell’apparato uditivo.

A causare ipoacusia, inoltre, può essere una malattia che colpisce sia l’apparato uditivo esterno sia il condotto interno, compresa la membrana del timpano. È possibile sentire di meno, inoltre, in presenza di un tappo di cerume o in conseguenza di un’otite, di infezioni virali o di vere e proprie perforazioni del timpano, anche dovute a traumi.

Talvolta, la causa riguarda un problema del nervo acustico responsabile di inviare i segnali uditivi al cervello, in modo tale che possano essere elaborati e immagazzinati. Può anche capitare di aver subito traumi acustici che hanno creato danni permanenti.

Nelle persone anziane, inoltre, la sordità può anche essere collegata ad alcune patologie sistemiche come diabete, ipertensione arteriosa e ipercolesterolemia.

Le conseguenze

L’ipoacusia genera numerose conseguenze spesso difficili da gestire, impattando negativamente sia sulla salute fisica sia sulla sfera sociale.

Dal punto di vista fisico, infatti, chi soffre di sordità avverte spesso stanchezza e spossatezza, ma anche vertigini e dolori diffusi. In ambito sociale, invece, non sentire bene può sfociare in serie difficoltà relazionali e nella comunicazione verbale, sia faccia a faccia che telefonica. Da tutto questo possono derivare, inoltre, ansia e stress.

Legame tra ipoacusia e degenerazione cognitiva

Over degenerazione

Spesso le persone che soffrono di ipoacusia rischiano di andare incontro a una progressiva degenerazione cognitiva.

Il peggioramento delle capacità uditive, infatti, genera difficoltà nel parlato e nella comunicazione in generale, soprattutto perché il cervello è chiamato a compiere un enorme sforzo per elaborare gli stimoli uditivi e, come conseguenza, può limitare le altre funzioni cognitive.

Per curare l’ipoacusia è fondamentale valutare se si tratta di una situazione irreversibile oppure solo temporanea, intervenendo con trattamenti adeguati: tra questi possono rientrare l’assunzione di farmaci e gocce con funzione antibiotica e antinfiammatoria, se la causa è infettiva, mentre nei casi più gravi è possibile ricorrere all’utilizzo di un apparecchio acustico personalizzato e realizzato su misura.

Per ottenere una diagnosi accurata, come primo step è necessario sottoporsi a una visita otorinolaringoiatrica con otoscopia, eseguendo anche un esame audiometrico e l’impedenzometria, un particolare test che consente di verificare il grado di elasticità del timpano e le condizioni generali di tutto l’impianto responsabile del corretto funzionamento

dell’udito.

Quest’ultimo esame, nello specifico, viene eseguito mediante l’inserimento di una sonda all’interno dell’orecchio, che emettendo un'onda sonora di varia intensità permette di attivare il timpano e i singoli ossicini.

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