Padoa-Schioppa assediato dai giovani di Prc

Petardi, uova e slogan contro il «nostro ministro tagliatutto» nel cortile del rettorato invaso dai manifestanti, poi allontanati dalla polizia

da Milano

«Padoa-Schioppa ministro dei padroni, giù le mani dalle pensioni». Slogan di contestazione, uova, petardi e fumogeni hanno accolto l’arrivo del ministro dell’Economia all’Università di Torino, lì per una conferenza sull’Europa. La trasferta si è rivelata meno tranquilla del previsto per l’economista che, finora, era riuscito a schivare i fischi toccati ad altri colleghi di governo, dal premier Prodi fino ai ministri Mussi e Bersani. A inscenare la protesta è stato un gruppo di giovani precari, antagonisti dei centri sociali di Torino ed esponenti di Cobas, Cub e Rsu universitari (una cinquantina in tutto) e dai giovani di Rifondazione, che hanno aspettato Padoa-Schioppa distribuendo volantini contro il «ministro dei sacrifici» e sui muri dell’università hanno appeso caricature dell’artefice della Finanziaria, raffigurato come «Padoa-mani di Forbice Schioppa, ministro taglia tutto». I giovani del Prc, temendo forse di passare inosservati tra i disobbedienti più rumorosi, hanno diffuso in serata un comunicato per dire «a Torino c’eravamo anche noi per contestare pacificamente il “nostro ministro tagliatutto” Padoa-Schioppa».
Pacificamente, o quasi. Non c’è stato un contatto ravvicinato fra i dimostranti e il ministro, entrato nel cortile del rettorato da un ingresso secondario. Lì, tenuti a debita distanza dalle forze di polizia, i giovani contestatori esponevano gli striscioni «No ai tagli all’istruzione», «Diamoci un taglio dateci reddito». Alcuni di loro indossavano maschere con la faccia di Romano e di altri ministri del governo. Un gruppetto poi ha forzato il cordone ed è riuscito a a raggiungere il primo piano dove, nell’aula magna, si teneva la lezione del ministro, ma i contestatori sono stati subito bloccati dalle forze dell’ordine, mentre nel cortile gli altri si esibivano nel lancio di petardi, uova e fumogeni colorati.
La contestazione non ha comunque interrotto l’intervento di Padoa-Schioppa che ha svolto regolarmente la lezione dedicata al pioniere dell’europeismo Altiero Spinelli. Padoa-Schioppa ha anche affrontato il tema della gestione delle università, stimolato da una domanda su sue recenti dichiarazioni a proposito dei docenti privilegiati. «In ogni campo (compresa l’Università) esistono spazi per spendere meglio e per economizzare le risorse disponibili. È quello che penso e che farò fino a quando sarò ministro». Il ministro contestato ha evitato ogni commento sulla protesta, lasciando l’Università accompagnato da una lunga scorta di auto della polizia. Protesta stigmatizzata dal sindaco di Torino Sergio Chiamparino e dal governatore Mercedes Bresso.

In compenso la solidarietà ai manifestanti è arrivata dall’esponente del Prc Francesco Caruso: «Le contestazioni sono legittime - ha detto il leader dei Disobbedienti -. Chi semina rabbia, raccoglie tempesta». Chiosa il leghista Roberto Cota: «La contestazione dimostra come questa Finanziaria che deve accontentare tutti in realtà scontenta tutti».

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