Lo paga per eliminare la sorella Ma il killer buono la fa arrestare

VeronaDisoccupato a 50 anni, una famiglia da mantenere, la vergogna di essere considerato un fallito. E poi, all’improvviso, la proposta agghiacciante da parte di un’amica conosciuta da poco a Peschiera: «Se ammazzi mia sorella sono pronti per te 40 mila euro». La disperazione gli ha fatto prendere in considerazione, e poi addirittura accettare la proposta criminale. Ma al momento del dunque la ragione ha ripreso il sopravvento, al punto da indurlo ad andare ad avvertire la vittima designata e, di fatto, a far scattare le manette ai polsi di Giulia Morbini, 46 anni, la mandante.
Una storia incredibile che corre tra Peschiera del Garda (Verona), dove si era trasferita la Morbini, e Castel Goffredo (Mantova), dove vivono mamma e sorella. Ed è proprio dai forti contrasti familiari e da un’eredità contesa che scatta la scintilla omicida. Giulia Morbini non se la passava benissimo, non era sposata ed era senza lavoro e forse soffriva del fatto che, invece, la sorella avesse uno studio professionale bene avviato. Per questo riteneva che avrebbe potuto benissimo fare a meno dell’eredità lasciata dal padre, scomparso 10 anni fa.
Su questa convinzione priva di supporti giuridici aveva iniziato una sorta di guerra personale contro il resto della famiglia, culminata con l'aggressione nei confronti della madre che non le aveva dato l’assegno di cinquemila euro richiesto. La sorella, dal canto suo, aveva presentato diverse querele nei suoi confronti sempre per motivi legati a queste richieste diventate pressanti e minacciose.
Lei era rimasta convinta che la divisione dei beni dell’eredità l’avesse penalizzata e, da poco tempo, si era trasferita sul Garda. E qui, lungi dal dimenticare i dissidi familiari, comincia a rimuginare il suo assurdo progetto omicida. Serve però un killer, uno disposto a eliminare l’odiata sorella. Lo concepisce come un investimento e mette sul piatto quei 40 mila euro che poi ritorneranno con gli interessi, visto che finalmente l’eredità sarebbe stata ricomposta secondo i criteri da lei ritenuti più equi.
Già, ma dove ingaggiare un professionista sicuro? A chi rivolgersi? A Peschiera conosce questo cinquantenne in difficoltà economiche, ci parla, capisce che si tratta di uno disposto a tutto. Ci mette poco a decidere che si tratta della persona giusta e, una sera, gli spiattella il progetto. «Mi offriva 40 mila euro - racconterà il mancato killer ai carabinieri - e quei soldi mi avrebbero permesso di tirare avanti per un bel po’».
Bollette, affitto, figli, non è mica facile gestire una famiglia senza uno stipendio. Quarantamila euro tutti in una botta sarebbero serviti, eccome se sarebbero serviti. Lei è determinata, diabolica, lui pensa che, in fondo, è un gioco da ragazzi. Ma non è mica un vero assassino e, dopo aver fatto un sopralluogo a Castel Goffredo, nei pressi dello studio del bersaglio, capisce che si è imbarcato in un affare più grande di lui. Vede la donna che dovrebbe uccidere e gli vengono i brividi. Invece di scappare via, però, preferisce avvertire la professionista. Entra nello studio e le fa capire che ha qualcosa di importante da dirle, in privato, relativo alla sorella. Escono un momento e in pochi minuti quello che avrebbe dovuto essere un killer dimostra tutta la sua umanità: «Se non lo faccio io sua sorella chiamerà qualcun altro, faccia quel che ritiene giusto».
Il resto è già materia per il tribunale. Considerato tutto l’incartamento, alla fine è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare per estorsione continuata. Quando i carabinieri della compagnia di Castiglione delle Stiviere, sono andati ad arrestarla, Giulia Morbini stava dormendo.

Non appena li ha visti, è esplosa in un pianto a dirotto e si è lasciata portare docilmente nel carcere di Mantova. Grazie al ravvedimento tempestivo del sicario dal cuore d’oro, è stata evitata una tragedia che avrebbe distrutto due famiglie.

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