In un colpo solo il Movimento 5 stelle fa fuori due pezzi da novanta dei 5stelle palermitani. L'espulsione della consigliera comunale Giulia Argiroffi e l’uscita dal gruppo di Ugo Forello sono l'ennesima conferma della situazione che si vive all'interno del Movimento.
I provvedimenti sono stati consegnati l'uno a pochi minuti di distanza dall'altro. "La fase di epurazione si sta completando, è un fatto gravissimo - dice Forello all'Adnkronos -. Mi viene contestato il reato d'opinione - spiega - l'avere leso con le mie dichiarazioni l'immagine dei 5 Stelle. Ritengo che non possa esistere un movimento in cui si possa vietare ai propri iscritti la possibilità di esprimere il proprio dissenso. Tutto questo dimostra che nel M5S non c'è democrazia. Io ho combattuto fin dove ho potuto". Il provvedimento è stato firmato dal collegio dei probiviri che assottiglia il gruppo del M5s a sala della Lapidi. Al momento restano solo tre consiglieri comunali: Concetta Amella, Rosalia Lo Monaco e Antonino Randazzo. "Il Movimento 5 stelle - commenta il capogruppo del Pd al consiglio comunale di Palermo, Dario Chinnici - non tollera la democrazia, la libertà di pensiero o di opinione: a Giulia Argiroffi e Ugo Forello, consiglieri comunali eletti nel M5S e passati al gruppo Misto, va la nostra piena solidarietà. Due consiglieri capaci e appassionati che in questi anni si sono spesi per Palermo, seppur da posizioni di opposizione, e che non meritavano un simile trattamento ma che hanno dovuto scoprire, a proprie spese, il lato oscuro di un Movimento nato sulle ceneri del populismo e che sta portando il Paese allo sfascio".
Una spaccatura ancora di più acuita dalle parole del consigliere Forello, candidato sindaco nel 2017 e poi sconfitto dall'attuale primo cittadino Leoluca Orlando. "D'altronde è facile constatare come il Movimento 5 Stelle abbia sconfessato tutti i propri principi fondativi per farsi copia sbiadita della Lega - dicono i consiglieri di Sinistra Comune che attaccano il M5s-. Dalla politica delle alleanze alla più recente e ridicola invenzione del mandato zero ed ora alla pantomima organizzata per giustificare il fatto che il Governo di cui sono soci di maggioranza sta dando il via libera alla Tav.
Ai consiglieri, come a chiunque venga censurato per le proprie idee, va quindi la nostra solidarietà.
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