ParigiSébastien Jumel è il sindaco della città francese di Dieppe, 35mila abitanti, situata in Normandia, sulla costa della Manica. Vicino a Dieppe sono in funzione due grandi centrali nucleari: quella di Penly, a soli 15 km di distanza, e quella di Paluel, a 30 km. Nei giorni scorsi il presidente Nicolas Sarkozy ha annunciato la costruzione di una terza centrale nucleare (stavolta del tipo Epr, i reattori di nuova generazione) sempre alle porte di Dieppe. Invece di gridare allo scandalo, come avrebbero fatto molti sindaci italiani, Sébastien Jumel ha commentato: «Ci troviamo di fronte a una buona notizia». Ma le sorprese non finiscono qui, visto che monsieur Jumel è un esponente del Partito comunista francese (Pcf). In Italia la sinistra litiga con latomo, in Francia lo vede come uneccellente prospettiva di sviluppo a livello locale oltre che sul piano complessivo delleconomia nazionale.
Le circostanze che hanno spinto Sébastien Jumel a esultare per la prossima centrale nucleare si ricollegano alla crisi economica e sociale che sta scuotendo questa parte della Francia settentrionale. Molte vecchie imprese industriali hanno chiuso i battenti o vivono momenti molto difficili. La costruzione del nuovo impianto atomico comporterà investimenti di grande rilievo e farà affluire nella zona manodopera specializzata. Tecnici che in molti casi verranno con le loro famiglie. Lo Stato e le amministrazioni locali faranno di tutto per aiutarli a mettere radici in Normandia. Al tempo stesso le autorità di Parigi faranno costruire nuove strade e nuove ferrovie per consentire la realizzazione e il funzionamento della futura centrale. Migliaia e migliaia di posti di lavoro scaturiranno come per miracolo.
Un altro aspetto dei vantaggi, legati alla realizzazione dellimponente impianto energetico, sarà costituito dagli sgravi fiscali di cui beneficerà la popolazione della zona. Sgravi da un lato e investimenti dallaltro: ecco la ricetta magica che spinge il sindaco comunista di Dieppe a saltare di gioia alla notizia che un suo avversario politico, il presidente Sarkozy, ha deciso di mettergli in casa un reattore nucleare Epr.
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