"Solo l'11% di partecipazione". Calenda va in tv ma diserta l'Aula

Il leader del Terzo Polo è presente spesso in televisione e sui social, ma non sembra privilegiare il Senato: secondo Openpolis ha un tasso di partecipazione dell'11,2%. Salvini (che è anche ministro) e Renzi fanno meglio

"Solo l'11% di partecipazione". Calenda va in tv ma diserta l'Aula

Il livello di partecipazione in politica è un dato di rilievo: specialmente in seguito al taglio dei parlamenti una scarsa presenza in Aula può comportare diversi problemi, ad esempio mettendo a rischio il corretto funzionamento dei vari organi interni. Come se la cava il paladino Carlo Calenda? L'ex ministro non perde occasione per dare patenti e giudizi sull'operato altrui, mentre farebbe bene a guardare in casa propria: è presente spesso in tv e sui social, ma non sembra privilegiare il Senato.

I numeri che inchiodano Calenda

Di recente Openpolis, a distanza di circa sei mesi dall'insediamento delle nuove Camere, ha fatto il punto della situazione sul tasso di presenza in Aula: per valutare il livello di partecipazione è stato deciso di concentrarsi solamente sulle presenze, intendendo dunque sia le assenze che le missioni come "mancata partecipazione al voto" e, di conseguenza, ai lavori del Parlamento. In tal senso è stato fatto notare che tra i leader di partito, oltre a chi ha incarichi di governo, Calenda risulta essere molto assente.

Il tasso di partecipazione del leader del Terzo Polo, secondo Openpolis, ammonta all'11,2% con un elevatissimo dato sulle missioni (77%). Il numero apre la strada a un'osservazione inevitabile: l'ex ministro dello Sviluppo economico è sempre pronto a scagliarsi contro i suoi avversari senza concedere mezzi sconti, ma forse quel livello di intransigenza dovrebbe adottarlo pure nei suoi stessi confronti. Anche perché non passano inosservate le sue partecipazioni alle trasmissioni televisive e la costante presenza sui social.

Salvini e Renzi fanno meglio

Calenda non si è mai tirato indietro e ha riservato aspre critiche al di fuori del suo steccato politico. C'è un dato emblematico che dovrebbe ridimensionare la sua presunta superiorità morale: Matteo Salvini ha fatto meglio. Il segretario della Lega fa registrare un tasso di partecipazione del 14,9% nonostante ricopra anche il ruolo di ministro delle Infrastrutture: chi ha incarichi di governo solitamente ha un basso tasso di partecipazione. Eppure Salvini dalla sinistra è sempre stato punzecchiato con l'accusa di essere un assenteista cronico.

A poter contare su numeri superiori a quelli del leader del Terzo Polo è anche Matteo Renzi: il senatore di Italia Viva può vantare il 41,7%. Tornano alla mente quelle dichiarazioni assai severe di Calenda in seguito alle polemiche per l'intervista al principe saudita Bin Salman. Il che fa strano: Renzi viene dipinto come una personalità impegnata frequentemente in conferenze e viaggi all'estero ma riesce a portare a casa un tasso di partecipazione in Aula ben più alto.

I numeri che inchiodano Calenda sono finiti al centro di alcune sottolineature al veleno su Twitter, con più di qualche utente che gli ha rinfacciato una situazione non proprio idilliaca. "Calenda mi auguro che devolva in beneficenza il suo compenso, dato che oltre a spoloquiare su ogni piattaforma, non è mai dove dovrebbe essere", scrive Fabio.

Il paragone con gli altri leader non è sfuggito anche ad altri profili: "Calenda meno di Salvini"; "Cioè Salvini da ministro è più in Aula di Calenda?"; "Calenda è sempre in TV".

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