Il Partito socialista riparte dalla Liguria

Tav, lotta agli sprechi e attenzione alle fasce più deboli. No, non è il riassunto dell'ultima conferenza stampa dei ministri Tremonti, Brunetta e Matteoli. È una parte del programma ligure del rinnovato Partito Socialista, presentato ieri a Genova dal segretario regionale Mauro Gradi e dal segretario nazionale Riccardo Nencini. Riunito al Teatro della Gioventù, dinnanzi a un centinaio di persone, il Ps ha gettato le basi per una «nuova elaborazione progettuale del socialismo ligure», in vista della Conferenza Programmatica Regionale che si terrà in primavera. Nove i punti forti del nuovo corso politico del Garofano tra i quali alcune idee già udite in ben altri programmi (come la Tav che, unita al Terzo Valico, dovrebbe connettere finalmente la Liguria con il resto d'Europa o la guerra agli sperperi della politica e degli enti inutili), ma tra i quali galleggiano anche proposte e suggerimenti in tema di sanità, diritto allo studio, ambiente e agricoltura, urbanistica, turismo e portualità, lavoro e pensioni minime. «Sono idee su cui vogliamo lavorare - spiega Gradi - e pensiamo che proprio da questi punti la nostra Regione possa ripartire». A stare particolarmente a cuore ai socialisti è soprattutto il mare, come porto da rilanciare, e come «autostrada», per un progetto organico sulle vie di comunicazione. «Crediamo inoltre - aggiunge il segretario regionale - che per le nostre coste si debba puntare su un innovativo sistema-turismo che dia nuovo slancio all'industria alberghiera, superi la politica delle seconde case, la cosiddetta “opzione zero”, e si basi su due nuovi parchi regionali, uno costiero e uno dell'alta via dei monti liguri».

Il programma ligure rientra naturalmente nella linea politica nazionale di Nencini, che punta molto sulle realtà locali per far sentire la sua voce: «Non siamo presenti in Parlamento - spiega - per questo per noi quello delle Regioni è un canale privilegiato».

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