Pd contro Berlusconi: "Gli immigrati servono"

La Finocchiaro: "Meno premier, meno crimini". Livia Turco: "Vergognose le parole del capo del governo". Il direttore della Fondazione Migrantes della Cei, Perego: "Occorre regolarizzare gli immigrati irregolari presenti nel nostro territorio"

Pd contro Berlusconi: "Gli immigrati servono"

Roma - Le dichiarazioni del presidente del Consiglio Berlusconi, che a Reggio Calabria ha detto che una riduzione del numero degli extracomunitari significa "meno forze" che vanno ad ingrossare le schiere dei criminali, non è piaciuta al Pd. Pier Luigi Bersani ha criticato le parole del premier: "Un governo non può accendere un fuoco», ha detto il segretario del Pd rispondendo ai giornalisti a Montecitorio, «ma guidare il Paese a una maturazione civile". "Una frase del genere ci mette fuori da qualsiasi contesto moderno", ha insistito, "non può essere questo il modo di affrontare un fenomeno che nessuno ha cercato, ma che dobbiamo affrontare con razionalità e umanità". Se si spinge sulla "irrazionalità", ha sottolineato, "ci mettiamo nei guai".

Finocchiaro e Turco La presidente dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro, ha risposto al premier con una battuta fulminea: "Altro che immigrati. Diciamo: meno premier, meno crimini". A rincarare la dose contro il premier è Livia Turco. "Le parole di Berlusconi sugli immigrati sono vergognose. Incita al razzismo e alimenta un clima di intolleranza le cui conseguenze non possono essere prevedibili".

Il Pd: gli immigrati servono La capogruppo del Pd in commissione Affari sociali della Camera sottolinea che il presidente del Consiglio, in Calabria "avrebbe dovuto dire parole chiare sui fatti di Rosarno ed esprimere il suo dispiacimento per quanto accaduto. Poi avrebbe dovrebbe anche riconoscere ciò che dicono tutti i dati, dalla Banca d’Italia, all’Istat alle organizzazioni internazionali. E cioè che in Italia abbiamo necessità di immigrati per le nostre famiglie, per i settori dell’edilizia, dell’agricoltura, della ristorazione, della pesca e per quello manifatturiero. Tutti settori che senza il lavoro dei cittadini immigrati si bloccherebbero. E non meno gravi sono le parole false sui risultati che non esistono nella realtà. Gli immigrati irregolari in Italia, infatti, sono 700mila e rappresentano il frutto della legge Bossi-Fini che è una vera e propria fabbrica di clandestini".

Migrantes al premier: regolarizziamoli "Se è vero, come dice il premier e la nostra indagine di qualche mese fa conferma, che episodi di criminalità coinvolgono in percentuale maggiore gli immigrati clandestini, allora occorre lavorare per regolare da subito la situazione di tanti immigrati presenti nel nostro territorio". Lo afferma all’Agi don Giancarlo Perego, direttore della Fondazione Migrantes promossa dalla Cei. "Purtroppo - rileva il sacerdote - gli immigrati che arrivano per trovare lavoro e condizioni di vita dignitose, trovano crescenti difficoltà e burocratizzazione in merito al loro percorso di regolarizzazione".

Idv: premier ricorda Shoah poi fa il razzista "Berlusconi solo ieri ha ricordato la Shoah e pronunciato parole di condanna contro l’odio razziale e l’intolleranza, oggi fa affermazioni vergognosamente xenofobe.

Il presidente del Consiglio di una democrazia civile e moderna non può dire che più immigrati significa più criminalità, perchè si tratta di un’equazione razzista, becera e di un qualunquismo disarmante", afferma Fabio Evangelisti presidente vicario del gruppo Idv alla Camera. "Dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa agli immigrati che risiedono in Italia e che con il loro lavoro - conclude - contribuiscono al benessere dell’intero Paese". 

 

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