Cortona - Nessuna scissione. No alle alleanze con Fini e Udc. Attacco frontale a Berlusconi che "non dura altri tre anni". Questo, in sintesi il pensiero di Walter Veltroni, espresso sul palco al seminario di Area Democratica. "Non potremmo mai scinderci perché siamo quelli che ci credono di più, quelli che lo hanno fatto nascere. Non possiamo continuare - ha aggiunto - con i conservatorismi, ma serve che il Pd mantenga la sua identità, quel Pd che "forse abbiamo messo troppo tempo a fare ma a nessuno è permesso di disfare".
No alle alleanze "A Fini, faremmo un torto se tentassimo di farlo passare per un pezzo del centrosinistra: Fini è il leader di una grande destra popolare e si deve vedere la differenza" prosegue Veltroni. "Non ci sono scorciatoie, non ci sono comitati di liberazione nazionale e più ne parliamo peggio è, il Pd deve avere l’orgoglio della nostra identità. Se loro sono in crisi - sottolinea - l’ultima cosa che dobbiamo fare è chiuderci in noi stessi, loro possono frantumarsi ma se noi di fronte a questo riproponiamo una coalizione antiberlusconiana sbagliamo di grosso". Insomma "sbagliamo se ci arrocchiamo, è l’errore che fanno tutti i soggetti deboli, la sfida è aprirsi".
Contro Berlusconi In Italia è in atto uno "scardinamento dell’opinione pubblica" facendo in modo che "si abitui a tutto" spiega ancora l'ex segretario del Pd. Veltroni cita ad esempio la telefonata tra Fassino e Consorte che sarebbe stata ascoltata dal premier. "Se fosse vero che il presidente del Consiglio ha ascoltato una registrazione" che gli veniva offerta per motivi di ricatto "di un leader dell’opposizione per di più di un gentiluomo come Fassino saremmo di fronte a qualcosa di gigantesco, qualcosa che in altri Paesi europei avrebbe portato a gravi problemi istituzionali, siamo oltre i confini della democrazia, delle regole del gioco, siamo alla mitridatizzazione". Per questo, secondo Veltroni, è necessario che il Pd si difenda lanciando la sua sfida che deve essere basata su "innovazione e conquista".
Poi la previosione: "Sono convinto - dice - che Berlusconi non è in grado di reggere tre anni senza elezioni: non è un presidente del Consiglio, è uno straordinario organizzatore delle proprie campagne elettorali, ma non gli chiedete di occuparsi dei problemi del Paese". Inoltre, aggiunge, ci sono altri motivi che lasciano pensare ad una fine anticipata della legislatura: "La lega vuole incassare oggi, e Berlusconi può pensare di voler dare un colpo a Fini".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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