Il Pd vuole denunciare chi cancella i graffiti

Il Pd vuole denunciare chi cancella i graffiti

(...) Ma Bellezza non contesta solo le qualità da imbianchini di presidente e assessore che, per inciso, nel dipingere hanno scartato i propri simboli cromatici come l'arancione per il biasottiano Siri e l'azzurro per l'assessore Pizzolo.
Grandi pennelli o meno «un'istituzione che va a pitturare delle facciate storiche manda un messaggio fuorviante ai cittadini» tanto più, «se non c'era una apposita delibera del municipio», insinua il capogruppo.
E poi lo dice chiaramente: «dovrebbero entrambi essere denunciati nella speranza che dopo questa azione ci sia un seguito amministrativo». Tanto più che la polizia municipale, il giorno stesso, ha fatto una lista delle scritte cancellate e degli edifici ridipinti dai politici.
Per l'assessore Pizzolo «cancellando i simboli anarchici sulla targa di Alessandro Floris, il portavalori rapinato e ucciso in via Bernardo Castello dalla prima cellula brigatista di Genova, siamo diventati non come i graffittari, ma addirittura peggio visto che Bellezza non ha mai condannato quelle scritte. Evidentemente per lui siamo più pericolosi e questa iniziativa ha dato fastidio».
Mentre, in attesa di ricevere una comunicazione dai carabinieri (e forse anche il conto dei danni), Siri non fa una piega visto che «quelli che fanno queste osservazioni sono della stessa famiglia di chi ha dipinto quelle scritte, o loro parenti prossimi. Si capisce da queste cose perché gli elettori li hanno mandati a casa».
E se lì per lì incassa, Siri subito dopo rilancia: «Stiamo progettando col senatore del Pdl Enrico Musso un replay, anche perché abbiamo ottenuto l'interessamento e l'incoraggiamento di tanti cittadini che hanno ricevuto dal Municipio un segnale diverso da quello della civica amministrazione». Una posizione che gli vale la piena solidarietà dell'alleato leghista Giannalberto Conte che nel manifestare «vergogna per la giunta di Genova che sostiene certe posizioni e quello che scrivono sui muri contro i nostri eroi», esprime la massima «solidarietà a Siri e Pizzolo per essere stati aggrediti da personaggi inutili e vergognosi».
Ma dell'aggressione subita in via delle Fontane il primo ottobre Siri non sembra troppo preoccupato: «ci hanno strattonato, ci hanno tacciati di essere m... e fascisti e non capisco perché, visto che personalmente non ho mai avuto, in tutta la mia vita, simpatia per gli estremismi siano essi di destra o di sinistra».
Basta già questo per chiarire il senso dell’intervento di «pulizia» voluto fortissimamente da Siri? Per il presidente del Municipio Centro Est c’è altro.

«D'altra parte - sottolinea con forza - mi sono sempre ispirato ai sacri valori della dottrina ufficiale della Chiesa sia nella mia vita privata, sia in politica». Con l’anima in pace. Anzi limpida come la pittura all'acqua utilizzata per cancellare le scritte «perché - conclude Siri - è facilmente lavabile e si può rimuovere con facilità senza dare danni».

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