Da Peck Gillo Dorfles con il progetto "Pozzi d'acqua" in Eritrea

Da Peck Gillo Dorfles con il progetto "Pozzi d'acqua" in Eritrea

Nello storico locale milanese di via Spadari, il noto critico d'arte Gillo Dorfles ha presentatto un'importante serie di ceramiche dal titolo "L'orecchio di Dio"; in realtà di tratta di una prima ceramica tirata in 100 esemplari munerate di 35 centimetri di diametro che saranno vendute nel Tempio della Gastronomia (autenticate, firmate e datate dall'artista).

Il ricavato verrà devoluto alle missioni estere Cappuccini Onlus-Milano, per costruire due pozzi d'acqua nel villaggio di Fode, nella regione eritrea di Gash-Barka, che confina a sud con l'Etiopia e a nord con il Sudan. Il Gash e il Barka sono i due fiumi che bagnano questa terra arida. I beneficiari del progetto saranno 400 famiglie del villaggio di Fode situato tra i tremonti a 40 km dalal città di Barentù, abitata da un popolazione di etnia Kunama. Nella tradizione Kunama il luogo era considerato il luogo della Teofonia di Dio Creatore del Cielo e della Terra, il quale ogni 7 anni veniva sulla terra a giudicare il comportamento degli uomini.

Gli abitanti della regione sono dediti alla pastorizia e all'agricoltura e per cercare l'acqua devono camminare giorni a piedi. Per questo "Pozzi d'acqua" è un progetto importante hanno spiegato lo stesso Dorfles, Mon. Thomas Osman, Padre Mauro Miselli (miss. Estero Frate Miniri Cappuccini), Luigi Sansone presidente di Madre Terra Onlus e l'architetto Giorgio Casati. Basta quindi passare nella bella Sala da The di Peck per potere vedere e aquistare questi grandi piatti d'autore che si possono appendere alle pareti e fare del bene in un momento di crisi mondiale. Il direttore Paolo Milani sarà pronto a dare spiegazioni, mentre Vincenzo D'Anna e lo staff di Peck assicureranno la ristorazione in nome dello stile e della simpatia. Come ogni anno, inoltre, le vetrine di Peck dedicano una vetrina alla Prima della Scala, ma giunti a questo punto vale la pena di raccontare come è nato questo locale storico.

La nuova ristrutturazione la si deve ai fratelli Stoppani, che acquistano dai Grazioli grazie alla vendita degli Emi-Magnaghi: Luigi e Giovanni, Angelo e Lino Stoppani diventano gli ultimi proprietari. Questi due ultimi proseguono ancora oggi l'attività e Lino Stoppani è dal 1970 presidente del FIPE. La cessione degli Spadari fu determinante per l'epoca che si profilava. Si pensi che nel 1935 una scena del film "Felicita Colombo", le vicende di uan ricca salumaia milanese, venne girata nel negozio. L'Arengario, la Rinascente furono marchi coniati da Gabriele D'Annunzio e con la Fiera che s'installa al Sempione Peck diventa un punto d'incontro per industriali e per l'intellighenzia. Lo stesso D'Annunzio e poi Bacchelli, Vergani, Monelli, Marchi frequentarono abitualmente lo "Sbafing club" e da qui la notorietà dei memorabili banchetti di Peck. Il prosciutto di San Daniele scelti personalmente dalla moglie di Giovanni, la signora Fernanda hanno deliziato il palato di nobili e borghesi.

Oggi un altro esperto si è aggiunto al coro, ma a curare il marchio è un'erede degli stoppani, il dottor Mauro che ha trasformato anche Peck in ristorante con una seconda sede proprio all'angolo di via Spadari. Una realtà commerciale e una poesia fatta di gastronomia. I prodotti di Peck non hanno nulla da invidiare a Fortun & Mason di Londra.

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