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Anna Astrella

da Roma

Collaborazione e dialogo con l’Islam moderato. Sono questi, secondo il titolare dell’Interno Giuseppe Pisanu, due elementi indispensabili per tentare di arginare il terrorismo. L’idea si concretizza nella proposta del ministro di istituire, presso il suo dicastero, una Consulta islamica per favorire il dialogo interreligioso; un passo che Pisanu definisce «difficile e promettente per cominciare a dare consistenza e voce all’islam italiano». I tecnici del Viminale sono già al lavoro per la stesura del provvedimento che assumerà la forma di un decreto del ministro dell’Interno.
La scelta di tendere una mano all’Islam moderato è apprezzata da Alleanza Nazionale. Attraverso Andrea Ronchi, neo portavoce del partito, via della Scrofa sottolinea «l’assoluta condivisione della posizione di Pisanu. In questo momento - specifica Ronchi - è necessario fare fronte contro l’emergenza terrorismo su posizioni illuminate». Un invito alla cautela arriva, però, da Ignazio La Russa: «Il concetto espresso da Pisanu in generale è valido - precisa -, ma nel concreto va sempre analizzata con molta attenzione, e qualche volta anche con giustificato sospetto, ogni realtà islamica apparentemente moderata, che tale può anche non essere».
Favorevole alla nascita della Consulta anche il leader dell’Udc, Marco Follini: «Apprezzo il ragionamento di Pisanu - commenta -. Dobbiamo gettare un ponte verso l’Islam moderato e alzare un muro contro il terrorismo».
Fredda accoglienza, invece, da parte della Lega; boccia, infatti, la proposta l’europarlamentare Mario Borghezio: «Con chi farà la Consulta islamica il ministro Pisanu? Con l’Unione delle comunità ed organizzazioni islamiche in Italia, che rappresenta la maggioranza delle moschee e dei centri islamici esistenti, e che, tuttavia, risulta essere una costola dell’Organizzazione dei fratelli musulmani».
In realtà già lo scorso anno il titolare del Viminale aveva auspicato la nascita di una Consulta che fosse rappresentativa di un islam italiano. Così, in una circolare sul dialogo interreligioso inviata a tutti i prefetti e datata 23 settembre 2004, Pisanu li invitava a «agevolare l’emersione di un islam italiano compatibile con le leggi e i valori nazionali». Quelle direttive sono alla base della Consulta nella quale il dialogo verrà realizzato attraverso l’istaurazione di tavoli di lavoro, forum e osservatori che coinvolgano gli esponenti delle diverse comunità religiose.


Intanto commenti positivi all’istituzione della Consulta arrivano dall’opposizione, anche dall’ala più estrema - rappresentata dal leader di Rifondazione, Fausto Bertinotti, e dal coordinatore dei verdi Paolo Cento - che, pur non condividendo il pacchetto sicurezza, plaude all’ultima proposta del ministro incentrata sul dialogo con l’islam moderato.

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