Harry contro William: le recriminazioni della “Riserva” contro “L’erede”

Nel suo libro di memorie Harry distrugge definitivamente l'immagine tenera, per anni descritta dalla stampa, che lo vede sempre accanto a William, due perfetti alleati per la vita

Harry contro William: le recriminazioni della “Riserva” contro “L’erede”

Il ritratto che Harry fa del principe William è impietoso. L’erede al trono sarebbe un uomo vittima di scatti d’ira, nervoso, capriccioso, arrogante. Il sentimento fraterno, tra i due, si sarebbe spento presto, lasciando spazio alla gelosia. Il duca di Sussex muove diverse accuse contro William dietro alle quali, però, potrebbe nascondersi solo il suo gigantesco complesso di inferiorità.

“Mi strappò la catenina”

“[William]…venne verso di me…mi agguantò per il bavero, strappandomi la catenina e…mi buttò a terra. Andai a finire sulla ciotola del cane, che si ruppe sotto la mia schiena, i pezzi mi tagliarono”. Questo è uno degli episodi più potenti, dal punto di vista narrativo, narrati nel memoir del principe Harry. Una dura accusa contro il principe di Galles, che avrebbe attaccato Meghan Markle, bollandola come una donna “irritante” e “maleducata” e aggredito fisicamente Harry nel Nottingham Cottage. Durante l’intervista al Late Show il duca ha mostrato l’ormai famosa catenina riparata al conduttore, Stephen Colbert: “Me l’ha regalata mia moglie”. Sulla collana ci sono tre ciondoli: due recano incisi i battiti del cuore di Archie e Lilibet Diana, sull’altro, creato da un amico di Harry in Botswana, c’è la pietra “occhio di tigre”.

“William non somiglia a mia madre”

Leggendo “Spare. Il Minore”, l’impressione è che il duca di Sussex voglia mostrarsi al mondo come l’unico, vero erede morale di Lady Diana, ma anche il figlio che le somiglia di più dal punto di vista fisico: “Guardai Willy…forse per la prima volta da quando eravamo ragazzi…la celebre somiglianza con mamma…con il passare del tempo andava scomparendo…”. Harry suggerirebbe un progressivo allontanamento del fratello dai valori materni, a cui corrisponderebbe un altrettanto graduale accostamento allo stile di vita, meno spontaneo, dei Windsor: “Lui era la mia immagine riflessa, sotto altri aspetti il mio opposto…la mia nemesi”.

Un “pezzo di ricambio”

Un’altra accusa mossa da Harry a William e a tutta la famiglia reale, riguarda la sua impressione di essere venuto al mondo come “l’ombra…il piano B” del fratello, a cui dare “se necessario” un “pezzo di ricambio…un rene, una trasfusione di sangue, oppure un frammento di midollo spinale”. Parole gravissime e discutibili attraverso cui il duca evidenzia la sua insofferenza alla vita di corte e, forse, anche l’invidia nei confronti del principe William.

La stanza “meno lussuosa”

Parlando di Balmoral e delle sue “cinquanta camere da letto”, il duca di Sussex non perde occasione per lanciare un’altra frecciata al fratello maggiore. La camera riservata ai figli di Carlo e Diana era stata divisa in due parti: “Willy aveva la metà più grande…la mia metà era molto più piccola e meno lussuosa”. Harry non avrebbe mai chiesto il motivo di questa apparente diversità di trattamento: “Non ce n’era bisogno: Willy…era l’erede, io la Riserva”.

“Ero una nullità”

“La mia famiglia aveva dichiarato che ero una nullità. La Riserva” ripete Harry nel suo libro. Poi, a proposito dei tour reali, riprende una regola molto importante per la sopravvivenza dei Windsor: “Papà e William non potevano prendere lo stesso volo”, poiché, in caso di incidente, la famiglia reale avrebbe perso in un colpo solo due eredi al trono, peraltro il primo e il secondo nella linea di successione al trono. “Ma non importava a nessuno con chi viaggiassi io. Della ruota di scorta si poteva sempre fare a meno”. Per la verità non sarebbe proprio così: Harry, prima del matrimonio di William, era comunque il terzo erede al trono, una posizione non irrilevante. Il duca, però, ci terrebbe a sottolineare che la preferenza della famiglia sarebbe sempre stata riservata al fratello maggiore.

Dietro al feretro di Lady Diana

Sembra che, durante i preparativi per le esequie di Lady Diana, Charles Spencer, fratello della defunta, non fosse d’accordo all’idea di vedere i nipoti seguire a piedi il feretro della madre. Così lo staff di corte e la royal family avrebbero pensato di far camminare solo William. Anche stavolta Harry farebbe emergere tutto il risentimento covato per anni contro i parenti: “Lasciate fuori il più giovane. Spare the Spare, risparmiate la riserva”.

Primo incontro con Camilla

Il duca di Sussex non risparmierebbe attacchi poco velati contro il padre neanche quando racconta del primo incontro con la futura, seconda moglie di Carlo, Camilla, ovvero “L’Altra Donna”, come viene chiamata nel memoir: “Ho un vago ricordo di una Camilla calma (o annoiata) quanto me…io non ero l’ostacolo più importante. Non ero l’Erede. L’incontro con me fu una pura formalità”.

Lavorare insieme

Il duca di Sussex racconta che avrebbe avuto dei grossi problemi a lavorare con il fratello in attività legate all’Africa: "Willy diceva che l’Africa era sua. Ed era convinto di avere tutto il diritto di dirlo, perché era l’erede. Aveva la prerogativa di porre un veto alle mie attività ed era intenzionato a esercitarla, addirittura a ostentarla”. In un’occasione William avrebbe detto: “I rinoceronti, gli elefanti, sono miei!” Per Harry “era tutto chiarissimo. Quello che gli interessava” era “vincere la sua eterna competizione contro di me”. Come se fosse stato il principe di Galles a provare invidia verso il fratello. In realtà, leggendo il libro, sembrerebbe proprio il contrario.

“Fingi di non conoscermi”

Una delle fasi più critiche nell’allontanamento tra William e Harry starebbe nella frase che il principe di Galles avrebbe detto al fratello

appena arrivato nella sua stessa scuola, Eton: “Willy mi aveva detto di fingere di non conoscerlo…Aveva sempre odiato quando qualcuno faceva l’errore di scambiarci per un’unità indivisibile”.

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