Il tunnel, l'alta velocità: così Harry ha ripercorso la morte della madre

In un nuovo estratto dal libro “Spare. Il Minore” il principe Harry racconta di aver attraversato il Tunnel dell’Alma, dove morì Lady Diana nel 1997

Il tunnel, l'alta velocità: così Harry ha ripercorso la morte della madre

Nel suo libro di memorie, “Spare. Il Minore”, il principe Harry ricorda il suo viaggio a Parigi e la difficile decisione di percorrere il Tunnel dell’Alma, luogo in cui la principessa Diana morì il 31 agosto 1997. Il duca ha voluto attraversarlo a bordo di un’auto che andava alla stessa velocità tenuta dalla Mercedes quella notte fatale, per tentare di capire ciò che ha provato sua madre negli ultimi istanti di vita.

Un viaggio indietro nel tempo

Il People ha pubblicato un nuovo estratto dal libro autobiografico di Harry, “Spare. Il Minore”, in uscita il prossimo 10 gennaio. Nelle pagine citate il duca di Sussex rievoca un episodio cruciale della sua esistenza, una scelta sofferta, compiuta 10 anni dopo la morte di Lady Diana. Nel 2007 Harry volò a Parigi per assistere alla semifinale della Rugby World Cup. Aveva solo 23 anni. La sua prima notte nella Ville Lumière fece una richiesta particolare: “La World Cup mi fornì un autista…gli chiesi se sapeva dove fosse il tunnel in cui mia madre [morì]. Vidi i suoi occhi spalancarsi attraverso lo specchietto retrovisore. Il tunnel si chiama Pont de l’Alma, gli dissi. Sì, sì, lo sapeva. Voglio attraversarlo. Vuole attraversare il tunnel? A 65 miglia orarie, per essere precisi. 65? Sì. La velocità esatta a cui viaggiava la macchina di mamma secondo la polizia. Non 120 miglia all’ora, come riportò la stampa”.

Il principe Harry oltrepassò il Ritz, dove Lady Diana aveva trascorso le ultime ore prima dell’incidente mortale e arrivò “all’ingresso del tunnel”, cercando di ricostruire la dinamica dei fatti. “Quando l’auto entrò nel tunnel mi chinai in avanti…guardai i pilastri di cemento…Li contai, contai i battiti del mio cuore e in pochi secondi uscimmo dall’altro lato. Mi riappoggiai allo schienale. Silenziosamente dissi [a me stesso]: ‘Non c’è altro? Non è niente. Solo una galleria. Avevo sempre immaginato il tunnel come un passaggio insidioso, naturalmente pericoloso, invece era solo un breve, semplice tunnel”.

Il principe Harry scrive di aver chiesto all’autista di ripercorrere quel tratto una seconda volta, forse per convincersi delle sensazioni appena provate: “Era stata una pessima idea. Avevo avuto parecchie pessime idee nei miei 23 anni, ma quella fu particolarmente mal congegnata. Avevo detto a me stesso di volere una conclusione…”. Il duca credeva che attraversare il tunnel potesse acuire il suo “scetticismo”, il “dubbio” che aveva sempre provato riguardo alla dinamica dell’incidente: “Invece quella fu la notte in cui tutti i dubbi sparirono. Lei è morta, pensai. Mio Dio, se ne è davvero andata per sempre”.

Harry ha indagato sulla morte di Lady Diana?

Il principe Harry sostiene che quel breve tragitto abbia inasprito il suo “dolore”. Attraversare la galleria lo avrebbe riportato al periodo più buio della sua esistenza, facendoglielo rivivere. Ciò che accade quella sera del 2007, però, potrebbe non essere stato solo il frutto di una decisione presa d’istinto, con il cuore. Magari potrebbe rappresentare l’inizio di una possibile indagine di Harry sulla scomparsa della principessa del Galles. Una giornalista del Daily Mail, Sue Reid, che ha fatto diverse ricerche sulla notte del 31 agosto 1997 e non sarebbe del tutto convinta dell’ipotesi dell’incidente, ha rivelato di essere stata contattata dallo staff del principe nella fase di scrittura del memoir (che riserverebbe ampio spazio a Lady Diana). E non sarebbe la sola.

Il settimanale Oggi si chiede se il duca abbia intrapreso delle indagini private visto che, almeno stando a precedenti dichiarazioni, anche lui avrebbe da anni delle perplessità. Proprio per questo vorrebbe vederci più chiaro, approfondire i dati raccolti negli anni sulla dinamica dello schianto. Oppure, forse, Harry spera solo di liberarsi dalla sofferenza che lo accompagna da anni.

Non sappiamo se il principe si sia davvero improvvisato detective a caccia della verità assoluta, se il desiderio di percorrere il Tunnel dell’Alma sia collegato o meno a un’eventuale indagine. In ogni caso sembra che Harry abbia intrapreso una ricerca che va oltre i fatti, tornando indietro nel tempo alle radici della sofferenza, forse per tentare di capire chi è oggi e sconfiggere i suoi demoni.

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