Quattrocentosedici pagine tradotte in 16 lingue, aneddoti mai rivelati prima sulla royal family, la penna di un premio Pulitzer, J. R. Moehringer: ci sono tutti gli ingredienti affinché “Spare. Il Minore”, l’autobiografia per cui Harry avrebbe già incassato 20 milioni di dollari, diventi un successo planetario. Viene da chiedersi, però, se il duca abbia barattato se stesso in cambio della fama e di guadagni astronomici. Inoltre, qualora con il memoir avesse esaurito le storie sui Windsor, quale sarà il suo futuro, il suo posto nel mondo.
“Ho indossato molti cappelli”
“Ho scritto questo libro non da principe, quale sono nato, ma da uomo, quale sono diventato. Ho indossato molti cappelli nel corso degli anni, sia in senso letterale che figurato. La mia speranza è che nel raccontare la mia storia, gli alti e bassi, gli errori, le lezioni apprese, possa aiutare a dimostrare che non importa da dove veniamo, abbiamo più cose in comune di quanto pensiamo. Sono profondamente grato per l’opportunità di condividere ciò che ho imparato nel corso della mia vita finora ed entusiasta che le persone leggano un resoconto di prima mano della mia vita accurato e del tutto veritiero”. Con queste parole, nel luglio 2021, il principe Harry rivelò di avere intenzione di scrivere un’autobiografia, giudicata da Page Six “il libro più esplosivo del decennio”. La Penguin Random House, casa editrice che si è aggiudicata i diritti dell’opera, specificò che il duca avrebbe tratteggiato “un ricordo intimo” della sua vita, “dall’infanzia fino ai giorni nostri”.
Un solo libro in grado di gettare la corte nel panico
La notizia della pubblicazione del memoir di Harry avrebbe “scatenato il caos” a Buckingham Palace e Carlo III, all’epoca principe di Galles, sarebbe rimasto “sorpreso” dall’annuncio. Sempre nel luglio 2021 saltò fuori persino un’indiscrezione del Daily Mail secondo cui il duca non avrebbe scritto solo un libro di memorie, bensì quattro. Ipotesi smentita da un portavoce di Harry: “Contrariamente ai falsi resoconti di alcuni media, in cantiere c’è solo un’autobiografia del duca di Sussex che dovrebbe essere pubblicata alla fine del 2022, come annunciato…da Penguin Random House”.
Nessuna traccia dell’autobiografia
Passata l’euforia iniziale del libro non si seppe più nulla di concreto per circa un anno. L’opera non apparve nemmeno nella lista delle pubblicazioni della Penguin Random House relative all’autunno 2022, benché fosse stata annunciata proprio per la fine di quell’anno. Alcuni pensarono che il progetto fosse solo un bluff, altri si dichiararono quasi certi che il presunto ritardo fosse da imputare alla volontà del principe di aggiungere all’opera un capitolo dedicato al Giubileo di Platino per i 70 anni di regno della regina Elisabetta (ipotesi mai confermata), con i retroscena di quei giorni, durante i quali lui e Meghan erano rimasti ai margini delle celebrazioni. I più critici sostennero addirittura che il principe avesse intrapreso un’impresa più grande di lui. Per mettere a tacere il gossip intervenne la casa editrice che dichiarò, lapidaria: “Non mettiamo tutte le pubblicazioni sulla lista, quindi non c’è niente da dedurre da ciò”.
Il mistero delle modifiche
Dopo la morte della regina Elisabetta, l’8 settembre 2022, il Sun riportò l’indiscrezione secondo la quale il duca di Sussex, in preda al “panico”, avrebbe chiesto ai suoi editori di rimettere mano al memoir per ammorbidire alcuni passaggi che i lettori avrebbero potuto giudicare “insensibili” nei confronti della defunta sovrana. Un insider rivelò: “La prima bozza che [gli editori] hanno ricevuto è stata deludente perché era troppo emotiva e focalizzata più di quanto volessero sulle questioni legate alla salute mentale. Alla fine la bozza definitiva è stata conclusa, approvata…ma Harry ha messo i bastoni tra le ruote perché vuole assolutamente perfezionare il lavoro alla luce della morte della Regina, del suo funerale, dell’ascesa al trono del padre Carlo”. Nessuno sa se Harry abbia davvero fatto questa richiesta e se la Penguin Random House l’abbia accettata. Ancora oggi sulla vicenda aleggia un fitto mistero, che forse verrà sciolto quando potremo leggere il libro.
Contro William, Kate e Camilla, ma non Carlo
“Camilla rischia di essere seriamente danneggiata dal libro di Harry, perché i loro rapporti non sono mai stati buoni”, disse una fonte al Daily Mail nel luglio 2021. Nel gennaio 2023 un’altra fonte, che avrebbe visionato in anticipo il libro, ha raccontato: “Penso che il libro sarà peggio di quanto la famiglia reale si aspetti…Non credo che il rapporto tra i fratelli sopravvivrà a questo…La relazione tra i [due] viene analizzata con descrizioni dettagliate” che “mettono a nudo” la “guerra” familiare (e stando agli aneddoti trapelati finora sembra che il duca non abbia risparmiato colpi durissimi al fratello). L’insider ha aggiunto che Harry avrebbe dedicato una parte del libro alla vita e alla morte di Lady Diana, all’impatto psicologico che il lutto avrebbe avuto su di lui. Ci sarebbe, poi, un dettaglio inaspettato: “Carlo ne esce meglio di quanto mi aspettassi, ma è difficile per William, in particolare e per Kate a cui sono riservati duri attacchi”. Il principe Harry, sostengono i media, avrebbe deliberatamente evitato di scagliarsi contro il re in modo da assicurarsi di mantenere aperto un canale per eventuali accordi futuri con la royal family. Se, però, colpirà con violenza la Regina consorte e i principi di Galles, non è affatto detto che Carlo III resti in silenzio.
Interviste contro la royal family
Il prossimo 8 gennaio andranno in onda le interviste che il principe Harry ha concesso ad Anderson Cooper della Cbs e a Tom Bradby di Itv per promuovere il memoir “Spare”. Itv ha già diffuso una clip in anteprima del programma, che avrebbe tutta l’aria di una nuova bordata contro i Windsor: “Non doveva andare così”, sentenzia il duca, sostenendo che la royal family non avrebbe mai avuto “alcun desiderio di riconciliarsi” né con lui né con Meghan. “Voglio una famiglia, non un’istituzione”. Harry non si risparmia: “Vorrei indietro mio padre, vorrei indietro mio fratello” e non teme di affermare che i suoi parenti “si sentono come se fosse meglio far passare, in qualche modo, [me e Meghan] come i cattivi”, perché “ogni singola volta che ho provato a difenderci in privato, ci sono state fughe di notizie e storie contro di me e mia moglie”. In un'altra anticipazione, stavolta dell'intervento alla Cbs, Harry ha affermato: "Il silenzio diventa un tradimento".
“Emotivamente potente”
“Se il libro [verrà pubblicato], non penso ci sarà modo, per Harry, di tornare indietro”, ha dichiarato la biografa Tina Brown. In effetti le premesse per una nuova faida con i Windsor ci sarebbero tutte. Lo scorso ottobre, quando la Penguin Random House ha annunciato la pubblicazione dell’autobiografia per il 10 gennaio 2023, ha definito il racconto di Harry “straordinariamente personale ed emotivamente potente”, “crudo”, di “incrollabile onestà”. L’opera non verrà serializzata sulla stampa (benché il Guardian sia riuscito, a quanto pare, a leggere il volume in anteprima, rivelandone i primi, scottanti dettagli e una vendita anticipata per errore in Spagna avrebbe consentito al Sun di entrare in possesso del memoir e tradurlo in inglese).
Ciò non stupisce: il principe avrebbe diversi conti in sospeso con i media di cui, pare, parlerebbe ampiamente nel memoir. Molti si aspettano che le sue rivelazioni scatenino una colossale deflagrazione sulla monarchia.Tutto può accadere e persino la previsione più ponderata potrebbe essere spazzata via dai fatti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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