La notizia del repentino peggioramento delle condizioni di salute di Bruce Willis ha inevitabilmente riportato l'attenzione sulla malattia che lo ha colpito: la demenza frontotemporale. La diagnosi iniziale di afasia, ottenuta dalla famiglia Willis a marzo 2022, si è trasformata in una sentenza definitiva a febbraio di quest'anno, quando i medici hanno parlato per la prima volta di FDT. "Le condizioni di Bruce sono progredite e ora abbiamo una diagnosi più specifica. Sfortunatamente, le difficoltà con la comunicazione sono solo un sintomo della malattia che Bruce deve affrontare", aveva detto otto mesi fa la moglie Emma Heming, parlando per la prima volta della malattia dell'attore.
Cos'è la demenza frontotemporale
La FDT è una malattia neurodegenerativa, che colpisce alcune aree del sistema nervoso centrale in particolare i lobi frontali e temporali, aree associate al linguaggio e al comportamento. Con il progredire della demenza l'area frontotemporale si atrofizza, riducendosi progressivamente, e le cellule nervose si perdono, generando un progressivo danno delle facoltà linguistiche e comportamentali. Tra i tanti tipi di demenza - come l'Alzheimer e la demenza con i corpi di Lewy di cui era affetto l'attore Robin Williams - quella frontotemporale è la meno comune (1 su 10 di casi di demenza) e esordisce in età precoce, nella maggior parte dei casi prima dei 65 anni di età.
La variante linguistica
La demenza frontotemporale, anche chiamata malattia di Pick, può manifestarsi in due modi differenti sia con cambiamenti della personalità e disturbi del comportamento, sia con disturbi del linguaggio e difficoltà di espressione come per l'attore Bruce Willis. In quest'ultimo caso si parla di afasia primaria progressiva (PPA), che fu diagnosticata all'attore nel marzo dello scorso anno. La PPA si verifica quando il danno a entrambi i lobi temporali comporta problemi relativi al linguaggio come memorizzare i significati delle parole e i nomi degli oggetti, ma anche esprimersi e riconoscere volti e oggetti familiari. Ma non comporta, invece, perdita di memoria sintomo più comune delle demenze.
Il futuro di Bruce Willis
Ad oggi la scienza non è in grado né di curare la demenza frontotemporale né di prevedere il decorso della malattia. Ci sono pazienti che impiegano anni prima di perdere le proprie capacità e chi, come il divo di Hollywood, ha un declino più rapido.
Nel giro di un anno e mezzo Bruce Willis ha perso prima la capacità di parlare ed esprimersi e poi l'abilità di riconoscere volti e cose attorno a lui. La malattia, come già anticipato dalla moglie, sta avendo un decorso inesorabilmente veloce su Willis, che di recente non ha saputo riconoscere neppure l'ex moglie Demi Moore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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