Maurizio Costanzo si è spento oggi, 24 febbraio, presso la clinica Paideia di Roma. Il popolare giornalista e conduttore si trovava ricoverato da qualche giorno presso la struttura di cura dei Parioli. Così riporta il Corriere della sera, secondo il quale il marito di Maria De Filippi è stato vigile fino a pochi giorni prima di morire. È proprio dalla clinica che ha seguito l'ultima edizione del festival di Sanremo, appuntamento al quale non mancava mai. Fonti vicine alla famiglia hanno dichiarato che la camera ardente verrà aperta domani, sabato 25 febbraio, alle 10.30 in Campidoglio e sarà possibile portare un ultimo saluto al conduttore fino alle 18 di domenica. I funerali si svolgeranno lunedì 27 febbraio, alle 15:00 nella Chiesa degli Artisti in piazza del Popolo a Roma.
È stato un uomo che ha dedicato la sua vita al lavoro e, in particolare, alla comunicazione. Nonostante fosse già malato e sofferente, come dimostrano un'operazione al cuore subita pochi anni fa e i numerosi ricoveri ai quali è stato costretto a ricorrere, un anno e mezzo fa ha accettato l'incarico come direttore della comunicazione dell'As Roma. Un lavoro diverso dagli altri per lui, ma scelto per aiutare quella che è sempre stata la sua squadra del cuore. Un lavoro che lasciò poco dopo, non perché troppo gravoso, ma perché non si sentiva adeguatamente incluso nel processo decisionale finale.
Quarantadue edizioni del Maurizio Costanzo Show
Per quarantadue edizioni è stato l'anfitrione unico del Maurizio Costanzo Show, uno dei salotti più importanti e prestigiosi della televisione italiana. Con il suo modo di fare e di essere, il giornalista riusciva a costruire un talk show appassionante e vibrante mischiando l'alto e il basso, gli esponenti della cultura con quelli del popolo, in un discorso sempre aperto in cui nessuno prevaricava nessuno. Pochi come Costanzo sono stati capaci di passare dalla tv di Stato a quella pubblica senza snaturare il proprio modo di fare televisione e di parlare con il pubblico.
Dalla musica alla sceneggiatura fino alla regia
Al di là della carriera giornalistica e televisiva, Maurizio Costanzo ha firmato, tra gli altri, uno dei capolavori della musica italiana, quella "Se telefonando..." di Mina diventata un caposaldo della cultura. In pochi sanno che ha sceneggiato e co-sceneggiato circa 25 film, tra cui l'indimenticabile "Una giornata particolare", diretto nel 1977 da Ettore Scola.
Costanzo si cimentò, proprio in quell'anno, anche nella sua unica regia cinematografica, dirigendo "Melodrammore", un film di metacinema, interpretato da Enrico Montesano nei panni dell'attore Raffaele Calone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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