Ospite a Verissimo, Bruno Vespa ha presentato il suo nuovo libro "Il rancore e la speranza". Un'occasione non solo per parlare del suo ultimo lavoro, ma anche per mettersi a nudo e raccontare alcuni aneddoti della sua vita privata. Lo scorso marzo 2022 è venuto a mancare il fratello Stefano, una figura molto importante per il giornalista, che ha voluto ricordarlo.
Gli inizi
Da piccolo, ha rivelato Vespa, sognava di fare il falegname, poi il medico. In seguito, quando ormai aveva 15 anni, fu invitato da un ragazzo più grande conosciuto al circolo del tennis a scrivere su un giornale. Appena un anno dopo, a 16 anni, cominciò a lavorare nella redazione Aquilana de Il Tempo. Da lì, fu tutto un divenire.
Fondamentale, nella giovinezza, nonna Ida, che il noto conduttore definisce come "una quercia": una donna rimasta vedova da giovane con ben quattro figli, un elemento insostituibile della famiglia, che ha trasmesso a Vespa "la forza nell'affrontare le difficoltà, e l'ottimismo".
La mamma fu una brava insegnante, ancora ricordata dai suoi allievi. Il padre era invece rappresentante di commercio, ma si vide costretto ad affrontare un periodo difficile, essendo rimasto per un periodo disoccupato, ecco perché il giornalista si sente vicino a chi, ai nostri tempi, rimane senza lavoro. "Penso a loro tutti i giorni", ha confessato Bruno Vespa, commosso.
La perdita del fratello: "Mi sono sentito orfano"
"Mio fratello, purtroppo, se n'è andato troppo presto", ha dichiarato Vespa nel corso dell'intervista rilasciata a Silvia Toffanin."Io mi illudo di averlo ordinato, un fratello su commissione", ha voluto scherzare il conduttore televisivo. "Non volevo essere figlio unico, e allora ho ordinato un fratello e lui è nato quando avevo 13 anni. Era un professionista, anche lui giornalista, stimatissimo. Se ne è andato di casa la mattina con la sua borsa da nuoto, e un infarto che se lo è portato via. Paradossalmente mi sono sentito orfano".
Il fratello Stefano, deceduto nel 2022, era di fatto l'ultima parte della famiglia d'origine che gli era rimasta. Un dolore intollerabile per Vespa, che si è commosso anche nel corso del programma.
"Lui era la parte seria della famiglia, era infinitamente più serio e scrupoloso di me, fu il primo a leggere le bozze del mio libro e a segnalarmi gli errori", ha raccontato. "Io sono molto più distratto rispetto a lui. Questo è il secondo libro che scrivo senza di lui e mi è mancato molto".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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