Picchiato l’amante del marito, moglie sotto accusa

Piero Pizzillo

É una storia di corna, non di quelle tradizionali, del tempo andato, quando ancora non si sentiva parlare di «diversi», ma a forti tinte omosessuali, e di una moglie tradita, che non si rassegna a perdere l’affetto e l’amore del marito, nonchè i regali, decisa ad assoldare dei sicari per bastonare a sangue il «femminiello» che si è impadronito del talamo nuziale, quella approdata qualche tempo fa dinanzi al tribunale presieduto da Silvia Carpanini, e tuttora in corso. La donna, quando si accorge che il rapporto con il marito (noto professionista abitante nel Levante) si è incrinato, ricorre all’aiuto di un investigatore privato per scoprire i motivi e l’eventuale rivale. Lo 007 scopre che si tratta non di una splendida ragazza, ma di un «lui, dai capelli biondi e dagli occhi azzurri». A questo punto Dolores (nome di fantasia) assolda due rumeni (il compenso è di 15 milioni), perchè diano una lezione (non troppo violenta) al giovane, ma che gli faccia male. I due stranieri si muniscono di bastoni chiodati, entrano in casa del giovane e con il volto coperto da una calza lo bastonano duramente. Un’aggressione inspiegabile, che resta per tanto tempo misteriosa. I due vengono poi arrestati, ma non aprono bocca. Quando uno di loro esce dal carcere, protesta per il compenso, i 15 milioni ricevuti dovevano essere infatti divisi in tre parti: lui, il connazionale e l’investigatore. Senza pensarci sopra, il rumeno scontento comincia a collaborare con le forze dell’ordine. Si arriva così al processo. Sul banco degli imputati la moglie, accusata di essere la mandante dell’aggressione (difesa da Guido Colella), l’investigatore, e i due rumeni (assistiti da Giuseppe Gallo) anche se uno è già in carcere mentre l’altro è uccel di bosco. Dolores e lo 007 negano, ma vengono accusati dai due extracominitari e soprattutto dalla vittima (assistita da Andrea Martini), che ha detto: «Con i due bastoni mi colpirono alla testa, alle braccia, sulla schiena. Ho urlato e i vicini hanno chiamato la polizia.

Avevo ricevuto minacce telefoniche dalla moglie del mio amante». Passa il tempo e ora il marito infedele ha un altro partner, che ieri, sentito come teste, ha detto: «Non conosco il passato, noi ci amiamo, siamo una famiglia, ma la moglie continua a perseguitarci».

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