Piccoli marinai crescono. Con i primi brevetti

IL PROGRAMMA DI UCINA "NAVIGAR M’È DOLCE". Battesimo della vela per molti giovanissimi.Si moltiplicano le iniziative per la diffusione del diporto

Piccoli marinai crescono. Con i primi brevetti

Piccoli marinai crescono. Battesimo della vela nello scorso week end al Salone di Genova. Un week end speciale soprattutto per i giovanissimi alle prese con il battesimo della vela. Quest’anno, infatti, per l’ultima tappa di «Navigar m’è dolce», Ucina ha ampliato il programma con laboratori didattici (a cura dell’Aquario di Genova), mettendo in palio quattro corsi di vela della Fiv e una settimana di college estivo della Scuola di Mare Beppe Croce. Per avvicinare i ragazzi al mondo della vela e del mare, presso il Villaggio «Navigar m’è dolce» (area di MondoInVela), gli allievi hanno seguito i laboratori dedicati al progetto «Delfini Metropolitani» dell’Acquario di Genova organizzati da Costa Edutainment, si sono esercitati sul simulatore e hanno provato concretamente l’emozione di navigare sotto la guida degli istruttori della Federazione Italiana Vela. Per il «battesimo» della vela sono state utilizzate le derive Fiv 555 a 4-5 posti, Ego a 2 posti e Walker Bay. Ma l’esperienza potrebbe non fermarsi qui: la Federazione Italiana Vela, infatti, ha messo a disposizione 4 corsi base, mentre alcuni fortunati (sono stati estratti tra i partecipanti) saranno ospiti di un college estivo della Scuola di Mare «Beppe Croce» (Yacht Club Italiano). La sicurezza in mare è stata al centro dell’iniziativa «Papà ti salvo io» con le dimostrazioni in laboratorio della Società Nazionale di Salvamento di Nervi. Alcuni bambini hanno già ottenuto il brevetto di «Baywatch». «Navigar m’è dolce», un’iniziativa voluta fortemente da Ucina, è sostenuta da Profamily, Ignazio Messina e Tpe (Tourism Port Environment) e diffusa in collaborazione con Banca Carige, Direzione Scolastica Regionale, Assessorati allo sport, Servizi educativi e Servizi sociali del Comune di Genova. «Navigar mè’è dolce», tuttavia, non è una iniziativa isolata, anche se ben collaudata. «Passione per il mare e diffusione di una cultura della nautica da diporto che avvicini il comparto a quella che sarà l’utenza di domani - insiste il presidente di Ucina Anton Francesco Albertoni - La crescita del non può che passare da qui, [TESTO]sono questi gli elementi su cui puntare per rilanciare il settore»[/TESTO]. Un altro passo importante è il protocollo d’intesa che Ucina ha sottoscritto con la Federazione Italiana Vela per realizzare misure concrete finalizzate a portare il mare nelle scuole.

A tale proposito, Franco Paoli, presidente della Lega Navale Italiana, ha ricordato l’impegno dell’associazione verso la promozione di una cultura del mare a tutto tondo, mentre Aspronadi - l’associazione dei progettisti italiani della nautica da diporto - ha presentato il progetto «Diportesis», che prevede l’assegnazione di un premio per tesi di laurea e master per il design di barche. Si chiama «Lecco Innovation Hub», infine, il laboratorio di ricerca del Politecnico di Milano, che punta a mettere a sistema tutte le competenze dell’ateneo milanese nel settore nautico.

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