Il "Ping Pong" di Chirico è una sorpresa, le critiche purtroppo no

Certe volte le critiche hanno una sola spiegazione: il pregiudizio

Il "Ping Pong" di Chirico è una sorpresa, le critiche purtroppo no
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Certe volte le critiche hanno una sola spiegazione: il pregiudizio. Ping Pong è il programma di Annalisa Chirico su Radio1 dal martedì al giovedì dalle 10,05 alle 10.30. Secondo le note di Rai Radio1 «analizza il tema del momento dando priorità all'attualità politica». Lei, Annalisa Chirico è una giornalista e opinionista televisiva genericamente incasellata nella categoria «centrodestra». E questo è stato il prevedibile pretesto di qualche critica, sempre legittima ma spesso gratuita. In realtà i pochi minuti del programma scorrono agili, talvolta sono «schierati» ma spesso no e hanno un ritmo contemporaneo. Gli ospiti sono di ogni provenienza, da Vittoria Baldino portavoce dei 5 Stelle alla Camera fino al ministro Lollobrigida e a Pierfrancesco Majorino del Pd. Il ritmo è arrembante e Chirico in radio non perde nulla dell'incisività che mostra in televisione oppure sulla carta stampata. Anzi, a dirla tutta, è meglio, talvolta molto meglio, di tanti altri conduttori troppo involuti e paludati. Insomma, Ping Pong è davvero un ping pong incalzante e ben confezionato in diretta.

E allora perché tante critiche?

Perché Chirico ha espresso chiaramente e garbatamente le proprie idee politiche, che sono filogovernative. Apriti cielo.

Ha fatto come fanno tanti speaker e giornalisti, comprensibili o no, condivisibili o meno, in una rete che garantisce e tutela la libertà di pensiero. Ping Pong si inserisce con equilibrio in un palinsesto del servizio pubblico nel quale sono rappresentate pressoché la totalità delle opinioni. E merita l'attenzione anche di chi non la pensa allo stesso modo.

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