Pirelli inaugura la Bicocca cinese Produrrà pneumatici per camion

Investiti 90 milioni di dollari nella joint venture al 60% con il gruppo Yinhe

Pierluigi Bonora

nostro inviato a Yanzhou
Anche Pirelli risponde alla chiamata della Cina. La casa produttrice di pneumatici entra nella ricca provincia dello Shandong (oltre 100 milioni di abitanti), destinata a diventare velocemente lo snodo del gruppo milanese per il mercato cinese, il sudest asiatico e il continente australiano. I piani del gruppo di Marco Tronchetti Provera sono ambiziosi: lo stabilimento di pneumatici radiali per autocarro, inaugurato ieri a Yanzhou, una sorta di Bicocca cinese, entro due anni sarà affiancato da un altro impianto da cui usciranno gomme per automobili di gamma alta. La scelta della zona dove far crescere il business asiatico non è casuale: nello Shandong è concentrato oltre il 35% della capacità produttiva totale del mercato cinese. «Per noi - ha detto il presidente Marco Tronchetti Provera - è l’inizio di un lungo cammino. È da 20 anni che in Cina viene utilizzata la nostra tecnologia radiale. E ora, grazie all’incontro tra un imprenditore italiano e uno del luogo, entriamo direttamente nel giro d’affari dei pneumatici con i più alti indici di crescita: quello cinese rappresenta, infatti, il 9% del mercato mondiale, per un valore di circa 8 miliardi di dollari, di cui oltre il 60% riguarda i radiali».
Lo sbarco della casa milanese in Cina è stato reso possibile dalla creazione di una joint venture con l’azienda locale Yinhe. La società è controllata per il 60% da Pirelli. Per avviare l’attività nello Shandong il gruppo milanese ha investito 90 milioni di dollari che diventeranno 180 milioni in un paio di anni, consentendo alla società di proporsi come uno dei principali produttori di pneumatici nel Paese della Muraglia. «Si tratta del più importante piano di espansione realizzato nella nostra storia nel Far-East», ha ricordato Tronchetti Provera.
Alla cerimonia del taglio del nastro, insieme al presidente della Pirelli, erano presenti il direttore generale del settore pneumatici Francesco Gori e il numero uno del gruppo Yinhe, Niu Yishun. E proprio quest’ultimo ha sottolineato come l’accordo con Tronchetti Provera sia stato trovato a tempo di record: «Solo 6 mesi, con la benedizione del governo e di tutte le autorità della provincia».
Nel 2004 la produzione di pneumatici radiali in Cina è cresciuta del 33%, superando i 100 milioni di pezzi, pari al 50% della produzione complessiva di pneumatici in Cina. Lo stabilimento di Yanzhou, intanto, funziona già e, a pieno regime, realizzerà 1,2 milioni di pezzi l’anno dando lavoro a 750 dipendenti cinesi ai quali un gruppo di italiani insegna ora la tecnologia Pirelli, principalmente in tema di controllo qualità e di lavorazione delle mescole, frutto dei laboratori del gruppo. Alla manodopera locale la società italiana offre quindi formazione professionale e un salario che, se anche è un decimo di quello dei colleghi italiani (ma il costo della vita è anch’esso in proporzione), Pirelli assicura essere più alto del 15% rispetto alla media della regione.

Il sito soddisfa infine tutte le normative europee in materia di ambiente e dà un importante contributo all’abbassamento dei livelli d’inquinamento, uno dei maggiori problemi delle aree più popolate del Paese. Con l’avvio della Bicocca cinese salgono a 24 gli impianti di pneumatici Pirelli e a 12 i Paesi dove il gruppo è presente con quasi 22.900 dipendenti e vendite nell’ordine di 4 miliardi di dollari.

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