Dal Pirellone un piano casa da 374 milioni

CONTRO LA CRISI «Vicini a chi rischia il posto di lavoro. In cassa abbiamo ancora risorse da utilizzare»

Mentre il centrosinistra arruola i giocatori per la nuova partita elettorale e forma la squadra, il presidente Roberto Formigoni si fa forte delle politiche già messe in campo. E potenzia i finanziamenti su due voci, care alle fasce più deboli della popolazione: la casa e gli ammortizzatori sociali. Entro la fine dell’anno la Regione Lombardia avrà finanziato interventi per 374 milioni di euro per rispondere al bisogno abitativo, di cui 42 milioni provenienti dal piano casa nazionale.
Il presidente lombardo sottolinea che la cifra «va al di là di quanto previsto all’inizio dell’anno» e, in particolare, 123 milioni di euro sono stati destinati al Fondo sostegno affitti, 29 milioni all’acquisto o alla ristrutturazione della prima casa, 51 milioni «spesi direttamente per la costruzione di 600 nuove case a canone sociale». E ancora 11 milioni per la riqualificazione di quartieri degradati, 53 per riqualificare 780 alloggi in varie province lombarde e 65,5 milioni per il programma regionale di contratti di quartiere. «Uno sforzo importante - spiega Formigoni - che ci permette di dire che stiamo rispondendo a una situazione di bisogno e che la maggior parte dei problemi sono stati affrontati e risolti e così continueremo per il futuro».
Per il 2010 la Regione punta alla collaborazione con il privato sociale, alla realizzazione di quartieri «misti», che alterneranno case di edilizia popolare a palazzine private, e all’utilizzo dei fondi immobiliari del governo («Il dialogo è già in corso - annuncia Formigoni - e ci sono tutte le premesse per farlo»). Si tratta di un miliardo a livello nazionale e la Regione Lombardia conta di poterne utilizzare 200 milioni. «Abbiamo pronti progetti per 79 milioni e ci siamo impegnati molto per il sostegno agli affitti» puntualizza l’assessore alla Casa Mario Scotti, a testimonianza del fatto che le politiche per la casa sono in continua crescita.
Formigoni lancia anche un appello alle categorie più in fragili, allarmate dalle previsioni poco ottimistiche sulla crisi economica di Confindustria e dei sindacati. A chi teme di perdere il posto di lavoro o di non vedersi rinnovare il contratto, il presidente lombardo dà rassicurazioni: «Nessuno si faccia prendere dalla paura, non lasceremo sola nessuna famiglia». Anche se per uscire definitivamente dal periodo nero ci vorranno ancora dei mesi, il Pirellone ha in cassa risorse sufficienti per garantire ammortizzatori sociali per tutto il 2010. «Del miliardo e mezzo che abbiamo portato a casa, abbiamo speso meno di un quinto. Quindi garantiremo sostegno a chi non ce la fa da solo».

Formigoni sa bene che sono ancora a rischio numerosi posti di lavoro e che questo può essere uno dei colpi di coda del periodo di crisi. «Proprio per questo - assicura - abbiamo intensificato gli sforzi. Così fronteggeremo il rischio occupazionale di molti lavoratori. Non abbassiamo la guardia».

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